Nella giornata odierna di giovedì 18 agosto toccato il record annuale per la temperatura più alta. Con 36.1°C registrati nella stazione di rilevazione dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia presso il Campus di via Vignolese a Modena è stato stracciato il primato che risaliva al 12 luglio scorso, in cui la colonnina del mercurio si era arrestata a 35°C.
Parziale conforto all’afa di questi giorni è dato dai bassi tassi di umidità che anche oggi si sono mantenuti sotto il 40% e da un leggero vento che soffia da N/NE che si è mantenuto quasi costantemente a una velocità di 6.5 – 8 km/h, con raffiche anche più alte in alcuni momenti della giornata.
Ma l’arrivo della “bolla africana” annunciata dagli esperti dell’Osservatorio modenese è stata accompagnata anche da elevate temperature notturne e mattutine tanto che fa notare Luca Lombroso “Si può parlare di <notte tropicale> perfino in periferia, poiché oggi la temperatura minima non è riuscita a scendere sotto i venti gradi centigradi, 20.3°C per la precisione, che data collocazione del Campus di Ingegneria rappresenta un valore piuttosto insolito”.
Questo è l’effetto dell’anticiclone delle Azzorre, presente sul Mediterraneo, che sta ricevendo in questi giorni il contributo di quello più caldo di origine subtropicale africano.
“Siamo però solo all’inizio dell’ondata di caldo tardiva – avverte Luca Lombroso – che potrebbe anche essere quella culmine dell’estate. Le mappe meteo odierne infatti non solo confermano, ma accentuano e prolungano ai primi giorni della prossima settimana la durata della <bolla africana>”.
Solo verso fine mese le temperature caleranno leggermente, anche se al momento non si intravede all’orizzonte una vera e propria rottura dell’estate, che sembra destinata a prolungarsi anche oltre l’estate meteorologica degli esperti, che fanno coincidere la stagione dal 1 giugno al 31 agosto.