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Modena: ancora guai per il ladro contorsionista. DNA fatale per il topo di appartamento


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Ancora guai per M.G., nato nel 1956 a Regalbuto (En). Questa mattina personale della Squadra Mobile gli ha notificato in carcere un’ordinanza di custodia cautelare per il delitto di furto in abitazione (artt. 624 bis, 625 n. 2) da lui commesso.

L’uomo era stato tratto in arresto nelle scorse settimane da personale in servizio presso la Squadra Volante, poiché trovato in un appartamento, dopo averlo messo a soqquadro, nascosto all’interno di un grande contenitore di cartone.

In particolare, durante le scorse festività pasquali, l’uomo si è introdotto all’interno di un’abitazione ubicata in città, in via Amici, trafugando alcuni oggetti personali dei proprietari dell’immobile, nonché alcuni monili in oro.

Nel tentativo, poi, riuscito di scardinare la tapparella e il vetro della porta-finestra, però, M.G. ha lasciato in loco alcune tracce ematiche, repertate, successivamente, dal personale del locale Gabinetto provinciale di Polizia Scientifica.

A seguito di tali specifici accertamenti, confrontati con il DNA dell’uomo, già acquisito per un analogo reato da lui commesso, è emersa la corrispondenza degli elementi in possesso della Polizia di Stato.

Per questo motivo, nei giorni scorsi, il giudice per le indagini preliminari, visti i risultati delle indagini disposte dal pubblico ministero, ha applicato la misura della custodia cautelare nei confronti di M.G., poi, notificata, come detto, in carcere.

Si sottolinea, infine, che l’uomo, nell’estate del 1991, si è reso responsabile, unitamente ad altri complici, dei reati di rapina aggravata e sequestro di persona in danno di un cittadino modenese titolare di una impresa di deposito e demolizione di autoveicoli e, per questo, tratto in arresto.