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Imprese: E-R, tra aprile e giugno aumentate di 2.571 unità


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Tra aprile e giugno, le imprese iscritte alle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna sono aumentate di 2.751 unità. E’ quanto emerge da una elaborazione riferita al secondo trimestre 2011, del Centro Studi di Unioncamere regionale sulla base di Movimprese, la banca dati di InfoCamere, che fornisce numeri e statistiche relative alle movimentazioni delle aziende.

I dati relativi alla numerosità e alle dinamiche delle imprese dell’Emilia-Romagna nel secondo trimestre (al 30 giugno 2011) evidenziano un +0,6 per cento rispetto alla fine del trimestre precedente. Il dato va ad invertire la tendenza riscontrata nel primo trimestre dell’anno, quando il numero delle imprese cessate aveva superato le nuove iscritte di 1.363 unità (-0,3 per cento).

Complessivamente, nei primi sei mesi dell’anno, il numero delle imprese emilianoromagnole è aumentato dello 0,3 per cento, un saldo positivo corrispondente a 1.388 nuove aziende. In Italia nel primo semestre 2011 il saldo è stato lievemente inferiore, +0,2 per cento (+10.758 imprese).

La dinamica settoriale

L’analisi della dinamica imprenditoriale all’interno dei singoli settori mette in luce l’incertezza che sta caratterizzando questa difficile fase economica. Considerando come riferimento temporale il periodo aprile-giugno 2011 il comparto che in termini percentuali presenta il saldo positivo più accentuato è il comparto dell’alloggio (+1,9 per cento); si tratta di un settore considerato “rifugio”, in quanto molte delle nuove imprese sono riconducibili a titolari che non trovando altri sbocchi lavorativi si inventano imprenditori aprendo bed & breakfast o attività analoghe.

In sintesi, cresce il comparto terziario maggiormente rivolto alle persone – in particolare il commercio, le attività immobiliari e quelle professionali – mentre maggiori difficoltà presentano i servizi alle imprese (trasporto e magazzinaggio registra una flessione dello 0,6 per cento).

Nel comparto industriale riprende il cammino di crescita il settore delle costruzioni (+0,6 per cento), rimane sostanzialmente invariato il numero complessivo delle imprese operanti nel comparto manifatturiero (+0,2 per cento).

“In un momento di grande incertezza come quello che stiamo vivendo a causa della forte instabilità dei mercati” dichiara il presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, Carlo Alberto Roncarati “gli imprenditori stanno facendo la loro parte, malgrado i tanti ostacoli che frenano chi vuol fare impresa: dalla burocrazia al difficile accesso al credito ed al calo dei consumi che frena produzione e fatturato delle aziende. Unioncamere è impegnata a consolidare lo sviluppo grazie allo sforzo congiunto del sistema camerale insieme alla Regione, alle associazioni di categoria ed agli istituti di credito per valorizzare al meglio il Made in Emilia-Romagna in modo omogeneo e senza fratture fra i territori ed i distretti regionali”.