Home Carpi Carpi, resoconto del Consiglio comunale dell’8 Settembre

Carpi, resoconto del Consiglio comunale dell’8 Settembre


# ora in onda #
...............




L’occupazione del fabbricato dell’ex Consorzio agrario che sorge alle spalle della stazione ferroviaria da parte del Gruppo Anarchico carpigiano è stata l’argomento di un’interrogazione presentata dal consigliere del PdL Antonio Russo nel corso della seduta del Consiglio comunale di ieri, 8 settembre: nell’interrogazione Russo chiedeva se la Giunta fosse a conoscenza dell’occupazione e cosa intendesse fare per arginare tale fenomeno e contribuire allo sgombero degli anarchici.

“L’occupazione è avvenuta il 3 giugno in modo abusivo – ha spiegato l’assessore alla Polizia municipale Carmelo Alberto D’Addese in aula – ed è nota alle forze dell’ordine ed alla Procura della Repubblica già dal 4 giugno. Le procedure previste per lo sgombero prevedono la denuncia da parte della proprietà (presentata alla Questura di Roma in data 6 giugno), un’informativa di reato alla Procura di Modena (già trasmessa dal Commissariato di Pubblica sicurezza), un ordine di sequestro e sgombero emesso dalla Procura di Modena (in fase di emissione), l’esecuzione di sgombero da parte della forza pubblica (Polizia o Carabinieri). Attualmente si è in attesa che il Procuratore capo di Modena emetta il provvedimento di sequestro e sgombero del fabbricato. Il contributo che l’amministrazione fornirà attraverso il corpo di Polizia municipale sarà di totale collaborazione con le forze dell’ordine in ottemperanza alle disposizione del Questore (autorità competente in materia di ordine pubblico)”.

Russo ha criticato in sede di controreplica il ritardo dell’amministrazione nell’intervenire: “perchè il Sindaco e l’assessore non hanno cercato di accelerare la procedura giudiziaria? In quel luogo si fanno iniziative certo non culturali e da quattro mesi prosegue l’occupazione. Si è creato un precedente senza alzare un dito, dando di fatto il via libera del Comune ad altre occupazioni come questa”.

BOTTA E RISPOSTA SULLA CULTURA

La capogruppo in Consiglio comunale di Alleanza per Carpi Giliola Pivetti ha presentato nel corso della seduta del civico consesso di ieri, giovedì 8 settembre, una interrogazione dal titolo A quando una maggiore partecipazione nelle scelte degli istituti culturali? firmata anche dal collega di gruppo Giorgio Verrini.

“Posto che è una materia difficile quella di stabilire chi è più o meno artista; gli autori locali producono e pubblicano con altrettanto o superiore merito di altri provenienti da altre città; le Istituzioni culturali a Carpi hanno l’aria di essere parecchio isolate dai cittadini; in tempi di bilanci magri è giusto il momento di aumentare la trasparenza e la condivisione si interroga la Giunta per sapere: come vengono scelti gli scrittori che partecipano alla Festa del Racconto? Con quali criteri? E, in particolare, che attenzione viene dedicata agli scrittori carpigiani? Quante commissioni consultive degli Istituti culturali esistono? Chi sceglie gli spettacoli della stagione teatrale? Chi decide in termini di politiche culturali a Carpi? Non ritiene la Giunta che, in tempi di ristrettezze, sia ora di rivedere anche la composizione dei vari Comitati scientifici (anche quello della Festa del Racconto) e di conseguenza il budget dei compensi destinati ai componenti dei Comitati stessi? Non ritiene la Giunta utile un gruppo di consulenza sulla biblioteca composto da scrittori locali, critici, lettori, frequentatori della Biblioteca, rappresentativi di diverse sensibilità culturali, che offrano volontariamente e gratuitamente la loro collaborazione, così come fanno tutte le Consulte?”

Ha risposto all’interrogazione l’assessore alle Politiche culturali Alessia Ferrari:

“Ringrazio i consiglieri perché rispondendo alle prime tre domande mi si offre anche l’occasione per relazionare al Consiglio in merito ai riscontri relativi alla Festa del Racconto. La Festa è nata nel 2006 come una evoluzione del Premio di Narrativa Arturo Loria, al fine di valorizzare con sempre nuove e più efficaci iniziative il nostro territorio e di animare lo spazio del centro storico con eventi culturali ed artistici.In questi sei anni la manifestazione ha fatto registrare una crescita progressiva, riscuotendo un grande successo di pubblico (nell’ultima edizione, 4 giorni di programmazione, 39 eventi ed oltre 12.000 presenze) ed affermandosi per l’originalità e la validità degli spunti e delle proposte che ha saputo proporre. Con l’edizione 2010 è poi iniziato un percorso di ‘distrettualizzazione’, che si completerà quest’anno, portando la rassegna in tutti i comuni dell’ Unione Terre d’Argine. Il successo e l’apprezzamento per la manifestazione sono pressoché unanimi. Peraltro è notizia recente l’ottenimento del riconoscimento di una menzione speciale in occasione dell’edizione 2011 del Premio Città del Libro promosso dall’associazione Forum del Libro di Roma, con la seguente motivazione: ‘per aver creato un’iniziativa che, allargando l’accezione del termine “racconto” ha combinato la letteratura con il cinema e tutte le arti portando a un forte coinvolgimento di giovani e adulti e, che grazie al lavoro di volontari e alla collaborazione con gli esercizi commerciali locali, ha saputo radicarsi fortemente sul territorio’. Per rispondere dunque alle domande dei consiglieri e considerato quanto appena esposto, la complessità progettuale ed organizzativa della Festa del Racconto ha suggerito di seguire l’esperienza consolidata di molti festival ed iniziative analoghi, ovvero quella di affidare l’ideazione e la realizzazione del programma ad un direttore artistico, individuato nella persona di Davide Bregola, figura professionalmente preparata, con conoscenze e competenze in ambito letterario ed artistico e con una specifica esperienza nella organizzazione di festival e rassegne culturali”.

“Per quanto attiene nello specifico ai criteri con i quali viene effettuata la costruzione del programma e la scelta degli scrittori ed artisti ospiti della manifestazione, confermo – ha detto Ferrari – che si lavora per assicurare una qualità delle proposte varia e vivace, che offra la possibilità al pubblico di conoscere le vaste forme della cultura. Si parte dunque dalle caratteristiche ‘poltrone narranti’ che ospitano incontri e dibattiti con gli scrittori, alle quali si coniugano novità musicali, reading letterari, eventi cinematografici, teatrali, didattici, classici e contemporanei. Rispetto ai contenuti, si cerca poi di coniugare tematiche e proposte differenti, per assecondare i gusti di un pubblico molto esteso, e si dedica una particolare attenzione nella ricerca di proposte in grado di interessare un pubblico di giovani e giovanissimi. Particolare attenzione è inoltre volta a consolidare e aumentare i rapporti di collaborazione con editori e istituzioni culturali per poter ospitare scrittori, artisti e registi italiani e stranieri di prestigio, realizzando così eventi di richiamo per un ampio pubblico. Si cerca infine di coinvolgere attivamente il tessuto dell’associazionismo locale attivo in ambito culturale e gli esercizi commerciali del centro storico nella elaborazione e realizzazione di proposte condivise e/o di particolari eventi. Rispetto al più specifico tema relativo al coinvolgimento degli scrittori locali, non è prevista la presenza ‘fissa’ di una poltrona narrante dedicata alla presentazione di pubblicazioni di autori carpigiani. Segnalo invece che, collegato alla Festa del Racconto, viene organizzato il Premio di Narrativa Arturo Loria, che prevede una sezione dedicata ai racconti inediti, volta appunto a valorizzare e promuovere nuovi scrittori locali e non, attraverso la realizzazione di una pubblicazione con distribuzione nazionale. Ricordo inoltre, che più volte, si sono organizzate iniziative specifiche con l’intento dichiarato di promuovere scrittori, musicisti o artisti locali. Limitandomi al caso più recente segnalo che nell’ambito dell’ultima rassegna estiva la Biblioteca Loria ha proposto tre incontri di presentazione di libri di autori locali ed un incontro dedicato alla presentazione di un libro musicale di un artista carpigiano”.

Rispondendo poi alla domanda su chi sceglie gli spettacoli della stagione teatrale Ferrari ha detto che il Teatro Comunale “è gestito direttamente dall’amministrazione comunale, dunque al pari degli altri istituti è dotato di una struttura organizzativa e gestionale composta da personale professionalmente preparato e competente, tra il quale è prevista la figura di un Direttore, con il compito, tra gli altri, di definire gli spettacoli che compongono la stagione teatrale. Nello specifico, al fine della costruzione della stagione teatrale, fatta di diverse rassegne (Prosa, Danza, Non solo Teatro, La vita è Sogno, Concerti Aperitivo), lo staff interno del teatro ed il direttore, effettuano una attenta ricerca e selezione e, quando possibile, anche visione di opere e spettacoli del circuito teatrale e proposte dalle nuove proposte elaborate dalle più quotate compagnie nazionali ed internazionali, al fine di valutare qualità, adeguatezza e coerenza delle produzioni rispetto all’offerta del nostro Teatro ed alle richieste che derivano dal pubblico di abbonati, che è un importante interlocutore, dal quale si attingono feedback e suggerimenti”. “La risposta alla domanda Chi decide in termini di politiche culturali a Carpi? appare scontata e banale, e non nascondo che mi sorprende provenga da parte di due consiglieri comunali che ben conoscono il funzionamento e le dinamiche dell’ente locale. Le definizione delle politiche culturali, al pari di tutte le altre politiche di governo di competenza dell’ente locale, quali a titolo esemplificativo la sicurezza stradale, l’ambiente, la scuola, le politiche sociali… vengono indicate dal Sindaco nel programma elettorale con il quale si presenta alla città. Le stesse vengono poi attuate tramite l’attività dell’assessore competente e puntualizzate pubblicamente ogni anno nella relazione al Bilancio presentata al Consiglio comunale e successivamente pubblicata nel sito internet istituzionale del Comune”.

“Rispetto alla domanda Non ritiene la Giunta che, in tempi di ristrettezze, sia ora di rivedere anche la composizione dei vari comitati scientifici (anche quello della Festa del Racconto) e di conseguenza i budget dei compensi destinati ai componenti dei Comitati stessi corre l’obbligo di informare questo Consiglio che, ad oggi, non esistono Comitati scientifici che affianchino strutturalmente gli istituti culturali o l’assessorato nella loro attività. L’ideazione e la progettazione delle iniziative viene infatti solitamente effettuata da parte degli operatori culturali in organico presso l’ente comunale, dunque senza costi aggiuntivi per l’ente. Per l’eventuale realizzazione di eventi o manifestazioni particolari si instaurano invece, di volta in volta, gli specifici rapporti di collaborazione con soggetti o enti in possesso delle competenze necessarie. Proprio per le ristrettezze economiche cui fanno giustamente riferimento i consiglieri, ma anche quale buona prassi di lavoro, sempre più spesso si cercano di reperire competenze e professionalità tramite rapporti di reciproca collaborazione e scambio con enti pubblici o privati, associazioni e soggetti terzi. Un esempio in questo senso è dato dalla recente esperienze della XV° Biennale di Xilografia, un progetto co-promosso dai Comuni di Carpi e Montefiore dell’Aso e dall’Istituto Nazionale della Grafica di Roma, che ha consentito di mettere insieme un gruppo di lavoro di persone con competenze diverse, proveniente dalle diverse realtà, senza l’esigenza di conferire incarichi retribuiti. Per rispondere poi nello specifico alla domanda relativa alla Festa del Racconto, confermo quanto detto sopra, ovvero che l’assetto organizzativo della prevede la figura di un Direttore artistico che collabora direttamente con il personale della biblioteca e dell’assessorato cultura, il ché ha consentito di ridurre l’incidenza delle spese. E’ invece presente una Giuria qualificata che si occupa di raccogliere, leggere e valutare racconti e libri per l’aggiudicazione del Premio Loria, sezione editi ed inediti, e rispetto alla quale è prevista la corresponsione di un compenso forfettario comprensivo delle spese di viaggio sostenute e dell’impegno profuso per l’espletamento dell’incarico”.

“Rispetto alle domande su Quante commissioni consultive degli istituti culturali esistono e se non ritiene la Giunta utile un gruppo di consulenza sulla biblioteca composto da scrittori locali, critici, lettori, frequentatori della biblioteca, rappresentativi di diverse sensibilità culturali che offrano volontariamente e gratuitamente la loro collaborazione, così come fanno tutte le Consulte, confermo che ci sono diverse modalità di partecipazione e collaborazione tra l’assessorato alle Politiche culturali, gli istituti culturali ed il tessuto cittadino, in primis con il mondo dell’associazionismo locale. Ricordo innanzitutto – ha detto – l’esistenza della Consulta di Settore B, dedicata appunto alle attività culturali, celebrative ed educative. La Consulta è un organismo istituzionalmente riconosciuto in quanto espressamente previsto dalla Statuto comunale, che raggruppa circa 50 associazioni carpigiane attive in ambito culturale, e che esercita un ruolo di partecipazione attiva, con facoltà di presentare proposte, iniziative ed interventi, oltre che verificare periodicamente l’attività dell’amministrazione. Oltre a questo da anni l’assessorato lavora per creare sempre maggiori strumenti di collaborazione, attraverso diverse modalità, di cui riporto alcuni esempi di seguito. Da alcuni anni si è concretizzata l’esperienza del Forum Teatro, un gruppo informale a partecipazione libera, che agisce nell’ambito della produzione e formazione teatrale, raccogliendo persone di diversa formazione, esperienza, età, professione attive e/o appassionate in ambito teatrale. Il Forum è interlocutore attivo e vivace dell’amministrazione comunale, con la quale ha instaurato un rapporto di mutuo scambio di proposte e ideazione di iniziative. Sull’esempio di questa fortunata esperienza, si sta lavorando anche per la costruzione di un Forum Musica Giovani, quale forma innovativa di partecipazione ed empowerment per i giovani, con la funzione di promuovere e diffondere la musica indipendente locale. Significative sono anche le collaborazioni su specifici progetti, rispetto alle quali segnalo solo alcune delle tante esperienze: da anni la stagione lirica del Teatro Comunale è ideata e realizzata grazie all’importante contributo di competenze ed passione del Circolo Lirico Luciano Pavarotti e dell’associazione culturale Rino Viani; dal 2009 i Musei di Palazzo dei Pio hanno intrapreso una fruttuoso rapporto di collaborazione con il Circolo Fotografico Grandangolo, tramite un percorso volto ad approfondire la conoscenza dei più noti fotografi contemporanei attivi sul territorio, che si è concretizzata in esposizioni di livello nazionale dedicate all’opera di Beppe Lopetrone nel 2009, ad una retrospettiva personale di Olivo Barbieri nel 2010 ed un’opera originale di Mario Cresci nel prossimo inverno; il Castello dei Ragazzi sviluppa costantemente sinergie con il territorio, accogliendo sollecitazioni e spunti; in proposito ricordo il progetto ESSERE VOCE, rivolto a genitori in attesa, realizzato in partenariato con l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale ed il G.A.A.M. o ancora la collaborazione con il Centro Servizi per l’immigrazione che utilizza i locali del Castello dei Ragazzi per svolgere corsi di alfabetizzazione per le donne straniere pakistane e di lingua araba, o ancora la collaborazione con il Centro di salute mentale che realizza un laboratorio per un gruppo di ragazzi 1 mattina alla settimana da ottobre a maggio; ed infine, sempre parlando di Castello dei Ragazzi, mi piace ricordare il progetto Pomeriggi Animati, realizzato su sollecitazione dell’Università della libera età Natalia Ginzburg e dei Centri sociali anziani e con il coinvolgimento dell’Auditorium San Rocco, che prevede una serie di appuntamenti teatrali, cinematografici e laboratoriali dedicati a bambini e famiglie. Relativamente al Centro giovani Mac’è! ricordo invece la fortunata esperienza del concorso per band musicali giovanili Different Music organizzato in collaborazione con Kalinka, Mattatoio ed Ekidna e la rassegna estiva Coccobello ideata e realizzata grazie ad una ricca rete di sinergie tra Kalinka, Arci, Anpi, Associazione culturale Meme, Barabba Edizioni, associazione culturale Appena Appena, Mattatoio ed Ekidna. Infine non posso non ricordare i progetti didattici realizzati proprio quest’anno nell’ambito del progetto Adotta un Monumento, per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia, che hanno visto gli istituti quali fondamentali interlocutori per le scuole del territorio. Come emerge dalla breve disamina di cui sopra, le forme e le modalità di ‘consultazione’ e collaborazione tra gli istituti e la città sono molteplici e multiformi e mi pare smentiscano le riflessioni che i consiglieri fanno in premessa alla loro interrogazione, quando parlano di Istituzioni culturali che ‘hanno l’aria di essere parecchio isolate dai cittadini’. Al contrario, gli istituti culturali sono aperti a penetrazioni e collaborazioni con la città, in un interscambio reciproco di idee ed esperienze in grado di arricchire entrambi, e si pongono come importanti punti di riferimento per la promozione culturale sia a livello locale che nazionale. Rispetto alla specifica proposta dei consiglieri Pivetti e Verrini circa la costituzione di un gruppo di consulenza sulla Biblioteca, confermo dunque che istituzionalmente esiste già un luogo deputato alla partecipazione attiva della città all’attività degli istituti culturali, con facoltà di presentare proposte, iniziative ed interventi, che è rappresentato dalla Consulta B. Confermo inoltre che esistono già anche altre forme di partecipazione ed intervento informali da parte di scrittori, lettori e frequentatori della Biblioteca, con i quali si instaurano collaborazioni specifiche e dei quali si tenta di recepire suggerimenti e proposte. Peraltro, in questo senso, la stessa Carta dei Servizi della Biblioteca prevede all’articolo 20 la possibilità per gli utenti di avanzare suggerimenti d’acquisto ed all’articolo 24 la possibilità di fornire suggerimenti per migliorare i servizi erogati. Dunque non solo scrittori o critici, ma chiunque ha la possibilità di partecipare alla vita dell’istituto apportando il proprio contributo. Cogliendo in ogni caso l’interessante spunto offerto dai consiglieri che invitano a favorire la più ampia partecipazione possibile, ritengo percorribile la strada di ampliare e potenziare gli strumenti di comunicazione con l’utenza e di individuare modalità attraverso le quali la stessa possa essere ancora maggiormente coinvolta, ad esempio recuperando alcuni interessanti esperienze già sperimentate con discreto successo in passato, che prevedevano la costruzione di rassegne culturali – ha concluso l’assessore – con un coinvolgimento diretto da parte degli utenti”.

La consigliera Pivetti si è dichiarata non soddisfatta della lunga risposta dell’assessore Ferrari e del suo atteggiamento. “Una risposta di vertice, che non ha compreso che le nostre erano in parte domande retoriche di cui conoscevamo la replica e che non richiedevano espressioni di stupore ma risposte sincere ed esplicite. Un tempo c’erano commissioni per il Teatro, la Biblioteca, il Museo: confermo che ora le Istituzioni culturali sono luoghi chiusi e riservati. Stiamo bene così, questo è il succo delle parole di Ferrari, non esiste problema”.

PUBBLICITA’ AI REDDITI DEGLI AMMINISTRATORI

E’stato approvato all’unanimità nel corso del Consiglio comunale di ieri, giovedì 8 settembre, il Regolamento per la pubblicità della situazione patrimoniale degli amministratori comunali: per garantire la trasparenza delle situazioni patrimoniali di coloro che ricoprono talune cariche pubbliche o di rilievo pubblico, i consiglieri comunali sono obbligati a presentare, annualmente, presso gli uffici municipali, una copia della dichiarazione dei redditi (si parte da quella del 2010), nonché alcune dichiarazioni relative alla situazione patrimoniale personale ed, in occasione delle elezioni amministrative, alle spese elettorali sostenute. Questa disciplina verrà applicata anche ai componenti della Giunta comunale, e la pubblicazione dei dati raccolti avverrà anche attraverso il sito Internet del Comune. E’stato infine stabilito che la dichiarazione dei dati relativi alle partecipazioni azionarie debba essere limitata alle partecipazioni minimamente significative in termini di valore assoluto e di percentuale di partecipazione al capitale della società (pari o superiore al 5% e ai 5mila euro). La ‘ratio’ di questa norma è quella di fare emergere eventuali conflitti d’interesse e arricchimenti ingiustificati nel corso del mandato. Nel caso che qualcuno sia inadempiente il Sindaco invierà una diffida, alla quale seguirà, in caso di nuova inosservanza, una comunicazione con la quale il primo cittadino ne darà notizia al Consiglio comunale ordinandone al contempo la pubblicazione sul sito dell’ente locale. Approvata questa delibera ora verrà dato avvio alla raccolta delle dichiarazioni relative alla situazione patrimoniale degli amministratori comunali.

“Ringrazio i capigruppo che nel corso di diversi incontri hanno manifestato interesse per un lavoro condiviso in nome della trasparenza – ha spiegato il Presidente del Consiglio comunale Giovanni Taurasi – Potrebbe essere utile riorganizzare le informazioni presenti sulla Rete civica sulla trasparenza per renderle più fruibili e magari inserendo – ha concluso lo stesso Taurasi prendendo spunto da un suggerimento della consigliera Pd Maria Viola Baisi – anche quelle sui gettoni di presenza, per fare capire che nei Comuni di fatto i consiglieri svolgono un lavoro volontario, frutto di passione civile e politica. Non ci si arricchisce facendo i consiglieri, i Sindaci o gli assessori”. Taurasi ha ricordato in conclusione che il percorso che ha portato al Regolamento era stato già avviato precedentemente all’interruzione “biasimevole” del 23 giugno scorso da parte di un esponente dei Radicali.

Intervenuti nel corso del dibattito i capigruppo di Lista civica Carpi a 5 stelle-Prc Lorenzo Paluan (“il tema è quello della trasparenza, non quello dei costi della politica”, di IdV Andrea Bizzarri (“nella forma sono d’accordo ma nella sostanza non emergerà comunque da qui il vero dato patrimoniale. Noi siamo rappresentanti dei cittadini e svolgiamo un ruolo fondamentale per la democrazia”), del Pd Davide Dalle Ave (“dobbiamo dare priorità ad un rapporto nuovo tra istituzioni e cittadini, tenendo la schiena dritta in un momento di forte critica alla politica stimolato pure da un certo dibattito mediatico, rispettando chi svolge questo ruolo per passione e non certo per il gettone”), del PdL Roberto Andreoli (“arriviamo in ritardo di anni nell’adeguarci a questa normativa che risale al 1985; ma questo Regolamento potrà servire anche a chiarire che non abbiamo uffici o segreterie in Comune, e da parte nostra votiamo a favore con la massima serenità”). Euro Cattini (Lega nord) dal canto suo ha infine stigmatizzato il comportamento dell’esponente radicale che interruppe a giugno una seduta del Consiglio proprio per protestare contro il mancato adeguamento dell’ente locale a queste norme.