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Una intensa domenica chiude il periodo dei grandi eventi a Fiorano


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Si chiude questo fine settimana, con un’importante appendice mercoledì 19 dedicata al Convegno sugli archivi storici (a cura del Centro studi nazionale sugli archivi ecclesiastici di Fiorano e Ravenna) l’intensa stagione di grandi eventi che hanno accompagnato i fioranesi di ritorno dalle vacanze.

A partire dall’inaugurazione della Casa dell’acqua a Spezzano, il 3 settembre, è stata poi la volta della Sagra dell’8 Settembre, cui è seguita il 10 e 11 settembre una straordinaria edizione del Maf, il guitar festival del castello di Spezzano, al quale hanno partecipato migliaia di persone.

Poi, il 1 ottobre è stata la volta dell’inaugurazione del BLA, la nuova Biblioteca, Ludoteca e Archivio storico di via Silvio Pellico, poi dal 6 al 9 ottobre la grande kermesse del Festival Green Economy di distretto in piazza Menotti.

Domenica 16 ottobre il periodo di grandi eventi si chiude con due appuntamenti. In mattinata la Festa di fine estate alla Riserva Salse di Nirano con “I Sapori dell’autunno”, comincia alle 10 al Centro visite Ca’ Tassi, con una cerimonia di intitolazione dell’auditorium presente nella struttura, ad Augusta Bellei, Guardia ecologica, anima, insieme al marito Luciano Callegari, del Gruppo ecologico fioranese e del centro visite stesso, scomparsa l’estate scorsa. Per Augusta Bellei verrà anche piantata a Ca’ Tassi una quercia in ricordo.

Alle 12 nei pressi di Ca’ Rossa si terrà invece l’inaugurazione di “Siti aperti”, il nuovo e unico percorso di visita alla zona dei coni realizzato per i diversamente abili e completamente privo di barriere architettoniche; percorso volto alla tutela integrale del campo delle Salse ed all’ampliamento dell’accessibilità ai soggetti diversamente abili, grazie a parcheggi riservati, supporti con indicazioni braille e corrimano di accompagnamento, nonchè passerelle di adeguate pendenze e dimensioni per carrozzine a servizio di portatori di handicap.

La festa alle Salse proseguirà anche nel pomeriggio: dalle 14 alle 17 a Ca’ Rossa dimostrazioni sul percorso del vino, con degustazioni di vini, assaggi di saba, sòghi e savòr, caldarroste e vin brulè. Dalle 19 in poi alla Birreria Mangiafuoco pizzata a prezzo contenuto. Per tutto il giorno ci saranno anche bancarelle, giocolieri, mercatino dell’hobbistica.

Nel pomeriggio alle 16 al Castello di Spezzano viene presentato il volume “Sala delle vedute. Il ritratto dello stato dei Pio nel castello di Spezzano”, a cura di Francesco Ceccarelli e Maria Teresa Sambin de Norcen, Marsilio Editori.

Intervengono il sindaco di Fiorano Modenese Claudio Pistoni, l’assessore alle politiche culturali Anna Lisa Lamazzi, il direttore regionale Beni Culturali e Paesaggistici Emilia Romagna Carla di Francesco, il soprintendente Beni Storici e Artistici di Modena e Reggio Emilia Stefano Casciu, il professore emerito dell’Università di Bologna Anna Maria Matteucci, il professore ordinario all’Università di Pisa Lucia Nuti, l’assessore provinciale alla cultura di Modena Elena Malaguti.

Nel volume, che qualifica la Sala delle vedute di Fiorano come una delle fonti geo-iconografiche più complete e preziose d’Italia, è soprattutto contenuto il nome dell’autore, fino a ieri ignoto, di quei dipinti: Cesare Baglione, uno dei più importanti pittori di fine Cinquecento attivi in ambito emiliano, caratteristico per il tocco veloce, la rapida esecuzione, la grande maestria. Pittore di corte dei Farnese, lavorò anche per i Medici, realizzando vedute delle città asburgiche a Palazzo Vecchio a Firenze. Realizzò le vedute spezzanesi nel 1596. E’ una scoperta che consentirà di riscrivere e rivalutare l’intera opera dell’artista e il suo catalogo.

“Sul finire del Cinquecento Marco Pio, l’ultimo, irrequieto, signore dello stato autonomo di Sassuolo, fa dipingere nella sala del Castello di Spezzano il ritratto dei luoghi salienti del proprio dominio: una sequenza di ben cinquantasei vedute non disdegna di proporre gli angoli più minuti del feudo concesso dagli Estensi a Giberto Pio nel 1499, in cambio della sua porzione di Carpi. Ai domini modenesi si aggiungono tre castelli sabini, ricevuti nel 1595 come estinzione del debito dotale dai congiunti della moglie, Clelia Farnese Cesarini: è proprio tale acquisto territoriale, che procurerà al Pio la dignità ducale, a innescare l’iniziativa pittorica, di cui finalmente si è svelato l’autore. Specchio delle ambizioni di un committente deciso ad affermare l’importanza del suo stato nel panorama italiano, il ciclo va ad arricchire con un episodio inedito il catalogo di un importante manierista emiliano d’adozione, impegnato fin dai suoi esordi nella pittura di paesaggio e nei ritratti di città”.

Sarà possibile acquistare il volume dalle 17 presso il punto vendita del Castello di Spezzano; dalle 18 viene offerto un aperitivo con assaggi di dolci tradizionali del territorio, a cura del Ristorante La Castellana.