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Salute mentale, a Modena tanti incontri per conoscere la patologia


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“La settimana della salute mentale prevede un nutrito calendario di attività con incontri tecnico-scientifici, dibattiti politico-sociali aperti alla cittadinanza, progetti sportivi, eventi artistici ed espressivi. Non vuole essere autocelebrativa o per addetti ai lavori, ma si pone l’obiettivo di analizzare le difficoltà, le patologie, le risorse dei cittadini-pazienti e le risposte ai bisogni di Ausl, enti locali e soggetti profit e no profit”.

E’ la risposta che l’assessore comunale alle Politiche sociali e sanitarie Francesca Maletti ha dato oggi in Consiglio comunale all’interrogazione, trasformata in interpellanza, dei consiglieri Federico Ricci di Sinistra per Modena e Luigi Alberto Pini del Pd sulla settimana della salute mentale, in programma a Modena e provincia dal 21 al 28 ottobre.

In particolare, il consigliere ha chiesto come si intende includere il tema della salute mentale “nelle ordinarie occasioni di discussione e confronto, allargate alle realtà associative e partecipative locali, al fine di formulare proposte operative. Come realizzare questo evento non è secondario, è necessario trovare un modo efficace, non solo formale, per intervenire”.

L’assessore Maletti ha espresso l’auspicio che anche i consiglieri comunali partecipino alle iniziative in programma, perché “hanno l’obiettivo di sfatare, almeno in parte, lo stigma che anche nella nostra città e nella nostra provincia ancora permane nei confronti di coloro che hanno fragilità e patologie psichiatriche e verso le loro famiglie”. Maletti ha spiegato che “l’Ausl, gli enti locali e le associazioni di volontariato e del terzo settore stanno lavorando da circa 6 mesi al programma, tra i più articolati in Regione, della Settimana della salute mentale” e che la maggior parte degli eventi si svolgerà in sale e teatri del Comune di Modena, ma che ci saranno incontri anche in altri Comuni. L’assessore ha inoltre ricordato che sul territorio provinciale sono 42 mila le persone che si rivolgono ai servizi del Dipartimento di Salute mentale, pari al 6% della popolazione residente (circa 700 mila abitanti).

Luigi Alberto Pini ha definito la salute mentale “anche salute sociale”. Il consigliere ha sottolineato come l’Organizzazione mondiale della sanità abbia messo al primo posto delle malattie invalidanti la depressione. “Ciò dovrebbe far riflettere tutti sull’opportunità di investire anche su questi problemi”, ha affermato. “Non è un mondo altro rispetto a noi, perché in particolari momenti della vita chiunque può trovarsi in certe situazioni”.

Nella replica, il consigliere Ricci ha ribadito come la questione riguardi tutti, direttamente o indirettamente. L’esponente di Sinistra per Modena si è unito all’invito dell’assessore ai consiglieri affinché partecipino alle iniziative e ha citato don Andrea Gallo leggendo un passaggio del suo libro-intervista: “La follia è una condizione umana, è presente in noi come la ragione”.