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Salute mentale: alla Tenda di Modena le voci dei protagonisti


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Sul filo conduttore dell’equilibrio precario e del sottile confine tra normalità e follia si gioca il programma della Tenda di viale Molza, che nei prossimi giorni ospita diversi appuntamenti della Settimana della salute mentale.

Si parte giovedì 27 ottobre alle 9.30 con “Dalla ‘a’ alla ‘v’ di voci”, un dibattito pubblico a cura di Social Point, associazioni Idee in circolo e Insieme a Noi. La giornata vedrà gli interventi di Paolo Vistoli, psichiatra del Dipartimento di salute mentale di Modena est (“Dialogo a più voci: e lo psichiatra cosa dice?”) e di Cristina Contini, presidente dell’associazione Noi e le voci (“Sentire per essere”). Ma a parlare saranno soprattutto i protagonisti attraverso interventi, simulazioni, riflessioni, esperienze formative e testimonianze di uditori di voci, famigliari, operatori (per partecipare: settimanasalutementale@ausl.mo.it).

A conclusione della giornata, alle 21.30, sarà proiettata la pellicola cinematografica “Si può fare” di Giulio Manfredonia, che vede un imprenditore milanese, Nello, dirigere una cooperativa di ex pazienti di ospedali psichiatrici.

Venerdì 28 ottobre si svolge alla Tenda il convegno modenese di Parole ritrovate, intitolato “La crisi mi ha costretto a cambiare”. Dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 la giornata ruoterà attorno a riflessioni e testimonianze di chi ha avuto esperienza diretta della malattia mentale. Le Parole ritrovate sono nate per fare incontrare utenti e operatori, familiari e cittadini che credono nel valore del “fare-assieme” nella costruzione di percorsi di salute mentale che appartengono a tutti (per partecipare: associazioneideeincircolo@gmail.com).

Infine, nello spazio espositivo della Tenda sarà allestita l’installazione “Il Canto degli Alberi” a cura di Social Point in collaborazione con Insieme a Noi e Idee in Circolo. Si tratta di una foresta di alberi bianchi quasi spettrali che si arricchisce di simboli e racconti quando ciascuno appende ai rami un frammento della propria memoria emotiva.