A Modena la firma dell’accordo nazionale fra Confabitare, associazione dei piccoli proprietari immobiliari, e Aequitas ADR organismo di mediazione ed ente formatore riconosciuto dal ministero della Giustizia, per consentire agli associati di Confabitare l’accesso agevolato ai servizi di mediazione di Aequitas ADR. Nella nuova sede modenese di Confabitare, in Rua Pioppa 2, si sono incontrati l’avvocato Diego Comba, presidente nazionale Aequitas ADR, affiancato dagli avvocati modenesi Pier Antonio Mori e Fabio Pellacani, coordinatori locali dell’organismo, e Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare, affiancato dai coordinatori locali dell’associazione, gli avvocati modenesi Maddalena Mignardi e Marco Enrico Sgarbi.
La mediazione è un istituto di scuola anglosassone che ha grande sviluppo dallo scorso 20 marzo 2011 con l’entrata in vigore del decreto legislativo che istituisce l’obbligatorietà del tentativo di conciliazione in relazione a numerose materie. La conciliazione consente, con la nomina di un mediatore accreditato dal ministero attraverso un organismo riconosciuto dal Ministero stesso, di tentare la strada dell’accordo fra le parti, in tempi più brevi (al massimo 4 mesi) e con costi ridotti, rispetto ad un normale percorso giudiziario. La ratio della scelta ministeriale è svuotare le aule dei tribunali da tutte quelle cause che possono trovare un accordo diverso: “un mezzo straordinario – spiega l’avvocato Mori di Aequitas – che avvantaggia tutti, i tribunali, sgravati da parte del lavoro, i contendenti, che hanno una possibilità in più di arrivare ad una soluzione. Delle mediazioni seguite da noi fino ad oggi, un quarto finisce in un accordo e non arriva in tribunale”. Mentre Alberto Zanni di Confabitare ricorda che: “L’80% circa delle cause civili riguarda argomenti legati al mondo immobiliare, e una nostra ricerca recente ha verificato come la litigiosità condominiale sia aumentata negli ultimi anni, e come spesso finisca in un’aula di tribunale; da qui il nostro interesse per trovare un accordo con una realtà di sicuro prestigio come Aequitas”.
Il mediatore non è un giudice, non emette una sentenza, ma tenta di comporre il conflitto. Il mediatore può proporre una soluzione, o far emergere un accordo dal confronto delle parte. Non è un arbitro ma prova a trovare un punto d’incontro. Che non è necessariamente quello che stabilirebbe la legge in un tribunale, ma non deve essere contrario a norme imperative di legge.
Il mediatore non deve essere necessariamente un avvocato, e la decisione presa in mediazione, se controfirmata da coloro che sono convenuti alla mediazione, ha in pratica valore di sentenza definitiva ed esecutiva. E’ evidente, dalle caratteristiche descritte attorno all’istituto della mediazione, l’importanza sul fronte della risoluzione dei contenziosi in un tempo accettabile, di un accordo fra Aequitas, una dei primi organismi accreditati dal Ministero, e Confabitare, giovane associazione, ma che vanta già 50.000 iscritti in tutta Italia.
Aequitas
Organismo di Mediazione ed Ente Formatore riconosciuto dal Ministero di Giustizia con sede a Torino, ha storia ventennale, più di 500 mediatori nel proprio albo, ed è uno dei primi e più importanti organismi italiani di mediazione riconosciuti dal Ministero, quinto iscritto nell’albo degli organismi di mediazione.
Confabitare
Associazione di proprietari immobiliari, con sede a Bologna, creata due anni fa, ha già quasi 50.000 aderenti in tutta Italia, fra proprietari, amministratori di condominio, operatori del settore immobiliare.