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Fiorano: conciliare i tempi per la famiglia e per il lavoro


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Il Consiglio Comunale di Fiorano Modenese ha approvato alla unanimità un documento presentato dal consigliere Marco Biagini, del Partito Democratico, sulla ‘Conciliazione tempi famigliari e lavorativi’, che richiama il nuovo regolamento di attuazione dell’art. 9 della Legge 530/00 su ‘Misure per conciliare tempi di vita e tempi di lavoro’, così come modificato dall’art. 38 della Legge 69/2009, nel quale è previsto il finanziamento di progetti che prevedano l’azione congiunta di enti territoriali, aziende e parti sociali, al fine di attivare interventi e servizi per favorire la conciliazione.

Spiega il documento: “I finanziamenti riguardano in particolare le azioni e gli interventi che hanno come obiettivo consentire alle lavoratrici e ai lavoratori di usufruire di particolari forme di flessibilità degli orari e dell’organizzazione del lavoro, quali part-time reversibile, telelavoro e lavoro a domicilio, banca delle ore, orario flessibile in entrata o in uscita, sui turni e su sedi diverse, orario concentrato, con specifico interesse per i progetti che prevedano di applicare, in aggiunta alle forme di flessibilità, sistemi innovativi per la valutazione della prestazione e dei risultati. I finanziamenti sono previsti anche per i titolari di impresa, liberi professionisti e lavoratori autonomi che abbiano l’esigenza di farsi sostituire, in tutto o in parte, nell’esercizio della propria attività da un soggetto in possesso di adeguati requisiti professionali, autonomamente selezionato”. Inoltre la Regione Emilia-Romagna individua nella cociliazione tra tempi di lavoro e di cura un fondamentale per promuovere condizioni di pari opportunità di accesso, permanenza e progressione di carriera nel mercato del lavoro.

Il Consiglio Comunale ritiene che: “per favorire la crescita del territorio e lo sviluppo del capitale umano è opportuno incentivare nelle aziende la flessibilità dell’orario e dell’organizzazione del lavoro, la formazione al rientro da periodi di congedo; questi finanziamenti sono in realtà investimenti sulla famiglia, elemento essenziale della crescita sociale ed economica del nostro paese; l’Emilia-Romagna, durante i finanziamenti tra il 2001 e il 2009, è stata la regione in Italia che ha presentato il maggior numero di progetti finanziati e Modena è stata una delle province più capaci di attirare risorse a livello nazionale, portando molte aziende ad introdurre forme di flessibilità e conciliazione nella propria organizzazione del lavoro”.

Per questo il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta: “ad intraprendere, incentivare e partecipare ad azioni di informazione e sensibilizzazione degli attori pubblici e privati ed in particolare le imprese del territorio comunale, sulle opportunità offerte dal rifinanziamento della Legge 53/2000, ricercando anche la collaborazione degli organismi di pari opportunità, delle associazioni e delle istituzioni culturali del territorio che si occupano di conciliazione e lavoro; a collaborare alla promozione di una cultura della conciliazione presso le imprese del territorio, partecipando alle attività di promozione e sensibilizzazione, di formazione e informazione; facilitare la sperimentazione, l’emersione e la messa in rete di buone prassi (delle amministrazioni e dei privati) in termini di conciliazione tra tempi di vita e lavoro; progettare e rivolgere l’attenzione anche all’utenza maschile in un’ottica di superamento degli stereotipi e per una reale condivisione delle responsabilità genitoriali; dare visibilità a queste nuove opportunità attraverso il giornalino comunale che raggiunge tutte le famiglie; favorire insieme a Cerform un corso specifico per il reinserimento delle persone nel mondo del lavoro”.