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Carpi, D’Addese sui lavori alla scuola di via Canalvecchio


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Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di ieri, giovedì 10 novembre, l’assessore ai Lavori Pubblici Carmelo Alberto D’Addese ha risposto ad una interrogazione del Gruppo Alleanza Per Carpi riguardante il polo scolastico di via Canalvecchio. I consiglieri Giliola Pivetti e Giorgio Verrini hanno chiesto lumi all’amministrazione sul fatto che sono già stati interrotti i lavori di costruzione del polo “Qual è la ragione – si sono chiesti – che ha portato allo stop di questi lavori assegnati alla ditta Reggiani?”

“Con determinazione dirigenziale del 12 luglio – ha detto D’Addese – si è provveduto all’aggiudicazione definitiva dell’appalto relativo ai lavori di costruzione della nuova scuola di Cibeno al Raggruppamento Temporaneo di Imprese costituito da Reggiani Costruzioni spa (mandataria), con sede in S.Possidonio (MO), e Manzi srl (mandante), con sede in Calto (RO), per l’importo complessivo di euro 5.662.163,10; in data 14 luglio si è proceduto alla consegna dei lavori a favore del Raggruppamento aggiudicatario; la ditta Reggiani Costruzioni spa, in qualità di mandataria del RTI aggiudicatario, con nota in data primo agosto, in riscontro alla richiesta dell’Ufficio contratti della stazione appaltante del 18 luglio, ha provveduto alla consegna di parte della documentazione richiesta per la stipula contrattuale ed alla ‘comunicazione ai sensi dell’art. 51 del D.lgs. 163/2006’ della mutata composizione del Raggruppamento aggiudicatario, a seguito del conferimento in data 9 Giugno del ramo d’azienda della ditta mandante Manzi srl alla ditta Manzi General Building srl, poi trasformata in New Energy spa, a seguito di atto notarile del 9 giugno; dalle visure camerali della ditta Manzi srl è emerso che la società con sede in Calto (RO), concorrente e poi aggiudicataria della gara in oggetto in RTI unitamente alla ditta Reggiani Costruzioni spa, in data 7 giugno è stata cancellata dal Registro delle imprese di Rovigo a causa del trasferimento in un’altra provincia e che, in pari data, è stata iscritta nel registro delle imprese di Foggia, con sede in Carapelle (FG); con atto risalente al giorno 31 maggio è stato nominato Amministratore unico della società Manzi s.r.l. il sig. Scinto Fausto, a carico del quale il Certificato del Casellario Giudiziale riporta una sentenza irrevocabile del Tribunale di Lucera in data 21 dicembre 2010 relativa al reato di falsità in scrittura privata ed al reato di appropriazione indebita; la procedura di gara è proseguita nei confronti ed a favore del RTI tra le ditte Reggiani Costruzioni s.p.a. e Manzi s.r.l. anche dopo le citate modificazioni sociali, di cui la stazione appaltante non è stata tempestivamente informata dal raggruppamento concorrente; dopo essere stata informata delle modificazioni sociali della Manzi s.r.l., la stazione appaltante con lettera in data 17 settembre inoltrata alle ditte componenti il RTI aggiudicatario (Reggiani spa e Manzi srl) oltre che, per opportuna conoscenza a New Energy spa ed a tutte le altre imprese concorrenti della gara, ha comunicato l’avvio del procedimento di revoca dell’aggiudicazione definitiva sopracitata nonché degli atti presupposti e collegati per le ragioni esposte nella comunicazione medesima; che la busta contenente la suddetta comunicazione indirizzata alla ditta Manzi srl c/o l’attuale indirizzo è ritornata al mittente in quanto il destinatario risulta sconosciuto; il Responsabile Unico del Procedimento Antonio Morini con propria nota del 19 settembre ha provveduto alla sospensione dei lavori già consegnati, in attesa della definizione del procedimento di revoca dell’aggiudicazione definitiva; le ditte Reggiani spa e New Energy spa hanno partecipato al procedimento di revoca dell’aggiudicazione definitiva presentando una memoria di osservazioni pervenuta al protocollo della stazione appaltante in data 6 ottobre”.

“L’Unione Terre d’Argine, in riscontro alle suddette osservazioni ed a conclusione del procedimento, con determinazione dirigenziale del 15 ottobre – ha continuato D’Addese – ha disposto la revoca dell’aggiudicazione definitiva (e di tutti gli atti collegati) al raggruppamento composto da Reggiani spa e Manzi srl (poi trasformata in New Energy spa); nel predetto atto di revoca si è dato atto che restano valide e sostanzialmente inconfutate le ragioni alla base dell’avvio del procedimento di revoca dell’aggiudicazione definitiva dell’appalto in oggetto, come di seguito precisate: l’omessa tempestiva comunicazione delle modificazioni societarie della società Manzi s.r.l. (la comunicazione inoltrata alla stazione appaltante in data 3 agosto non può considerarsi tempestiva dato che le vicende a cui essa si riferisce risalgono a circa due mesi prima), oltre a ledere il rapporto di fiducia che si dovrebbe instaurare tra la stazione appaltante e l’aggiudicatario della gara, ha impedito all’amministrazione, all’atto delle fasi di apertura delle buste contenenti gli elementi di natura quantitativa (tra cui l’offerta economica), di aggiudicazione provvisoria, aggiudicazione definitiva e consegna dei lavori, di venire a conoscenza dei nuovi assetti derivanti dalle modifiche societarie medesime (nuova sede, nuovo amministratore unico, cessione del ramo d’azienda), non consentendo di effettuare il necessario accertamento della permanenza dei requisiti in capo al RTI aggiudicatario; la regolarità della gara è stata inficiata dalla predetta omissione dichiarativa del RTI aggiudicatario, con particolare riferimento alla permanenza dei requisiti di partecipazione che, in realtà, erano venuti meno (a causa della perdita in capo alla società Manzi s.r.l. delle qualificazioni SOA trasferite con il ramo d’azienda e della esistenza di un nuovo legale rappresentante, a carico del quale risulta, contrariamente a quanto affermato nella memoria di partecipazione, una sentenza di condanna passata in giudicato per reati che possono incidere sulla moralità professionale, che l’amministrazione non ha potuto valutare non essendone stata informata); le circostanze descritte hanno impedito all’amministrazione di assicurarsi che i requisiti per partecipare alla gara, oltre ad esistere al momento della attestazione di qualificazione, permanessero fino alla data dell’aggiudicazione definitiva nonché della successiva consegna dei lavori; conseguentemente si è dato atto che l’aggiudicazione provvisoria e definitiva, la consegna urgente dei lavori a favore del RTI tra le società Reggiani Costruzioni s.p.a. e Manzi s.r.l., essendo state emanate in assenza dei prescritti requisiti di partecipazione e comunque senza che l’amministrazione sia stata messa in grado di verificarne la permanenza, sono atti viziati per fatto imputabile al RTI aggiudicatario, e, pertanto, devono essere annullati”.

“Una risposta perfetta che però ha bisogno di una traduzione: e cioè che tutto è stato corretto – ha replicato Pivetti – salvo una certa fretta nell’aggiudicazione e assegnazione dei lavori, il chè si è rivelato un atto che farà allungare di fatto i tempi. Non è un difetto politico ma amministrativo, fatto in buona fede ma con frettolosità”.