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Sassuolo, Donnarumma (Cisl): “affrontare crisi con contrattazione secondo livello”


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L’avvio della contrattazione aziendale in alcuni settori del distretto di Sassuolo (ceramico, meccanico, alimentare) può svolgere un ruolo fondamentale nello sviluppo di nuove strategie utili a mantenere la coesione sociale. Lo afferma il responsabile della Cisl di Sassuolo, Daniele Donnarumma, sottolineando che la crisi non molla la presa e colpisce in particolare le piccole e medie imprese. «Il ricorso alla cassa integrazione ordinaria rimane alto (269 mila ore a luglio, 233 mila a settembre), così come le richieste di cassa integrazione in deroga. Ciò significa – spiega Donnarumma – che a soffrire sono soprattutto le piccole e medie imprese, tagliate fuori dai cambi di strategia delle imprese maggiori che riportano al loro interno funzioni e lavorazioni a suo tempo esternalizzate. Altre difficoltà sono imputabili al dilatarsi dei tempi di pagamento e all’accesso al credito».

Per il sindacalista Cisl in questo contesto la contrattazione di secondo livello può salvaguardare l’occupazione attraverso una nuova modulazione degli orari di lavoro e delle forme di flessibilità, la stabilizzazione dei contratti a termine e impegni sul piano produttivo. «È necessario mantenere alto il confronto a tutti i livelli sui progetti industriali, gli investimenti, l’utilizzo degli impianti – dice Donnarumma – Dobbiamo compiere un salto di qualità su prodotti, servizi, ricerca, presenza sui mercati, evitando di disperdere il patrimonio acquisito negli anni passati».

Alla discussione sulle politiche industriali la Cisl aggiunge anche quella sui servizi sociali per gli anziani non autosufficienti, le famiglie in difficoltà, i minori. Nei prossimi giorni partirà il confronto con i Comuni del comprensorio sui bilanci preventivi 2012 e la Cisl fa sapere che non accetterà tagli indiscriminati. «Bisogna rivedere le tipologie dei servizi e individuare nuove priorità perché – spiega il responsabile Cisl di Sassuolo – se è vero che i tagli agli enti locali decisi dal governo hanno penalizzato i Comuni, essi non possono diventare un alibi per ridurre i servizi in modo lineare. Dobbiamo razionalizzare la spesa pubblica, accorpare enti e funzioni, per esempio attraverso l’Unione dei Comuni come si è avviato nel distretto di Sassuolo. Questo è il ruolo che vogliamo svolgere, rimettendo al centro – conclude Donnarumma – il lavoro e la persona».