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L’Assessore Marino risponde a Ballestrazzi (Modenacinquestelle.it): “spazi d’acqua insufficienti ma assegnati in modo equo”

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I criteri di assegnazione in uso degli impianti sportivi comunali sono definiti da una delibera di Giunta del 2003 che per quanto riguarda le attività natatorie prevede un ordine di priorità. Innanzitutto, quelle giovanili di avviamento al nuoto, gli allenamenti di squadre agonistiche, pallanuoto, nuoto sincronizzato e l’attività curricolare scolastica. In secondo luogo, le attività per anziani e per disabili, il nuoto correttivo e i gruppi sportivi scolastici. Infine, gli allenamenti master, i corsi per adulti e le attività di fitness.

Lo ha spiegato l’assessore allo Sport Antonino Marino rispondendo oggi in Consiglio comunale all’interrogazione di Vittorio Ballestrazzi di Modenacinquestelle.it. Il consigliere ha chiesto se “negli anni scorsi, siano state esclusi dalle assegnazioni molti richiedenti e se la Giunta abbia intenzione di iniziare il percorso istituzionale per adottare un regolamento che disciplini l’assegnazione degli spazi d’acqua per determinare i criteri oggettivi”.

L’assessore, ha sottolineato la complessità nell’assegnazione, sia perché “la domanda proviene da soggetti diversi (società sportive, pubblico, scuole, disabili, anziani, atleti ad alto livello) e riguarda diversi usi, sia soprattutto perché “dalla fine degli anni ’90 a Modena si è evidenziato un problema di carenza degli spazi d’acqua che avrebbe richiesto un terzo impianto natatorio, infatti le domande, in termini orari, superano gli spazi disponibili e nelle fasce di massima frequenza sarebbero necessarie almeno 4 o 5 corsie in più. Mai, però, da parte delle società richiedenti, è stata sollevata alcuna polemica sui metodi di assegnazione”, ha affermato Marino, che ha anche elencato i criteri di priorità di assegnazione per ciascuna attività: dalla continuità all’affiliazione al Coni, dal numero di atleti alla regolarità dei pagamenti. Inoltre durante l’anno – ha continuato – vengono rilevate le presenze e gli addetti dell’Assessorato effettuano sopralluoghi periodici per verificare se l’utilizzo delle corsie è conforme all’assegnazione”.

Il consigliere Vittorio Ballestrazzi ha definito la risposta dell’assessore “completa” e si è riservato di esaminarla nei dettagli valutando la possibilità di formulare ulteriori interrogazioni. Inoltre, Ballestrazzi ha ricordato che “già nel 1997 il Consiglio comunale aveva approvato un piano particolareggiato dove la realizzazione del terzo polo natatorio era prevista all’interno di un parco urbano alla Madonnina, in una laterale di via Marco Polo, ma quel piano è scaduto nel 2007. Successivamente – ha continuato il consigliere – un’altra proposta aveva riguardato la zona di San Damaso e infine si è approdati a quella di parco Ferrari, per la quale c’è stata anche un’istruttoria pubblica”. Ballestrazzi ha quindi chiesto all’Amministrazione comunale di concludere l’istruttoria portando i progetti presentati da associazioni e cittadini in Consiglio comunale.