In 9 anni ha lavorato solo 6 giorni: per il resto, malattie e assenze per maternità di fatto mai avute. I Carabinieri del Nas hanno posto ai domiciliari una 45enne dipendente del Sant’Orsola Malpighi di Bologna come operatrice tecnica (con funzione di supporto assistenziale dell’ospedale), per truffa aggravata e falso ideologico in documentazione pubblica.
L’operatrice sanitaria, infatti, oltre ad essere risultata assente per continuati e prolungati periodi di malattia, sui quali sono in corso ulteriori indagini al fine di accertarne la veridicità, si era assentata per due presunte gravidanze, dapprima per complicanze della gestazione e poi per maternità obbligatoria, di fatto non vere o comunque non portate a termine. Infatti, la signora, con artifizi e raggiri, riusciva dapprima ad ottenere da medici del consultorio familiare e dell’Ospedale Maggiore di Bologna i certificati di maternità a rischio, omettendo poi di sottoporsi a specifici esami diagnostici per l’accertamento dell’effettivo stato di gravidanza. Successivamente induceva in errore anche la Direzione del Policlinico Ospedaliero e la Direzione Provinciale del Lavoro usufruendo indebitamente dei periodi di assenza.
Inoltre, producendo false certificazioni comprovanti la nascita dei due figli nel febbraio 2004 e nell’ottobre 2009, usufruiva indebitamente dei benefici di detrazione d’imposta per figli a carico. Il danno erariale, al momento, è stato quantificato in circa 33.117 euro.