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Fiat, Sabattini, Pighi e Bursi scrivono a Fassino e Saitta


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Un tavolo istituzionale con i Comuni interessati dagli stabilimenti del Gruppo Fiat, per «costituire un’unica regia nelle relazioni coi vertici aziendali, partendo dalla provincia di Modena e da quella di Torino, che per tradizione storica e valore simbolico hanno oggettivamente un ruolo primario». E’ la proposta che il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini e il sindaci di Modena e Maranello, Giorgio Pighi e Lucia Bursi, hanno rivolto al sindaco di Torino, Piero Fassino, e al presidente della Provincia Antonio Saitta.

Gli amministratori modenesi hanno scritto ai colleghi torinesi per sollecitare «una riflessione sul ruolo degli Enti locali a sostegno delle imprese» alla luce della «preoccupazione per quanto sta accadendo nel Paese, e degli effetti che il protrarsi della crisi sta provocando all’economia. A Modena – ricordano nella lettera inviata a Fassino e Saitta – per rilevanza strategica e peso occupazionale, le imprese Fiat rappresentano una realtà importantissima, con oltre 5200 lavoratori impiegati negli stabilimenti Maserati, Ferrari e Cnh», oltre all’indotto. Ma al di là dei numeri «la presenza storica del polo dell’auto sportiva e delle macchine per l’agricoltura rappresentano per Modena, “terra di motori”, un tratto identitario forte».

Se «finora la filosofia del Gruppo è stata considerare gli tre stabilimenti modenesi come realtà a sé stanti, perché con storie e relazioni industriali differenziate», oggi – prosegue la lettera – «questo scenario pare mutato. Alla luce delle ultime scelte aziendali, si pone un problema per quanto riguarda il sistema di relazioni con le imprese stesse. I primi segnali si sono già registrati, con l’insorgere di difficoltà nei rapporti interni e a fronte della mancanza di una politica industriale che offra prospettive certe per il futuro». Per questo – concludono – «riteniamo che le Autonomie locali debbano svolgere un ruolo attivo nei confronti dei vertici aziendali, nella consapevolezza che la nascita, la crescita e lo sviluppo di realtà industriali così significative sono indissolubilmente legati ai territori, alla loro rete di servizi, al patrimonio di relazioni e di professionalità presenti, un valore aggiunto che non può essere dimenticato o accantonato. I nostri territori hanno accompagnato e sostenuto lo sviluppo e la crescita delle aziende del Gruppo Fiat. Oggi dobbiamo mantenere alto il senso del nostro impegno perché questo legame non venga meno, e per riaffermare la disponibilità delle Amministrazioni locali a favorire un ulteriore consolidamento delle imprese presenti sui nostri territori».