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Il Consiglio comunale di martedì 29 Novembre


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Si è riunito ieri sera martedì 29 novembre il Consiglio comunale i cui lavori si sono aperti con l’approvazione del regolamento per l’istituzione e il funzionamento del Consiglio Tributario (22 voti favorevoli e la sola astensione del consigliere Levoni). Si tratta di un organismo, previsto da una recente normativa nazionale, che permette alle amministrazioni comunali di incamerare il 100% del gettito recuperato dalla lotta all’evasione fiscale relativa alle imposte statali (Irpef, Iva, ecc.). “Il regolamento è preordinato all’istituzione di un organo tecnico i cui membri sono i responsabili di alcuni servizi quali i tributi, la polizia municipale, l’anagrafe, le attività produttive, l’edilizia, l’urbanistica, il ced, l’istruzione e i servizi sociali – ha spiegato l’Assessore al Bilancio Maria Costi – Questi servizi corrispondono di fatto agli ambiti tipici di intervento per la partecipazione comunale all’accertamento. E’ inoltre prevista la possibilità di riunirsi congiuntamente con i consigli tributari dei comuni dell’Unione del Distretto ceramico; è prevista anche la rendicontazione semestrale al Consiglio comunale. Infine, la partecipazione a questo organo non comporta alcuna corresponsione di gettoni di presenza”.

Il civico consesso ha poi approvato all’unanimità l’atto di indirizzo sulla programmazione territoriale dell’offerta di istruzione ed organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche del territorio. La rete delle scuole presenti a Formigine è già correttamente dimensionata, dal punto di vista quantitativo, essendo presenti tre dirigenze scolastiche per una popolazione di circa 3.300 bambini; tuttavia l’organizzazione è di tipo orizzontale, ovvero per ordine scolastico, mentre la legge impone di passare ad un’organizzazione verticale; da ciò deriva la necessità di procedere comunque ad un riassetto della rete. “Concordiamo sulla validità del modello dell’Istituto Comprensivo verticale, ossia composto da scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado – ha dichiarato il Vicesindaco ed Assessore alle Politiche scolastiche ed educative Antonietta Vastola – in quanto riteniamo che possa favorire la continuità didattico-educativa e quindi una maggiore qualità dell’offerta formativa, ma riteniamo che non possa essere ridotto ad una mera operazione finanziaria, ad una forzatura quantitativa per adempiere al diktat imposto dalla manovra finanziaria”. La riorganizzazione imposta ora dalla norma richiede attente valutazioni su più fronti: c’è l’aspetto pedagogico-didattico riguardante le ricadute del modello verticale sul tema della continuità educativa, c’è l’aspetto delle strutture e dell’edilizia scolastica, c’è l’aspetto organizzativo interno alla scuola, per quanto riguarda gli organici del personale docente e non docente, c’è l’aspetto organizzativo “esterno”, che più direttamente riguarda il Comune, ovvero i bacini di utenza di ciascun plesso, lo stradario, i servizi di competenza comunale, la sostenibilità del sistema nel lungo periodo. “Per questa ragione, in accordo con le scuole del territorio, visto che la situazione della rete scolastica di Formigine lo consente – ha proseguito l’Assessore Vastola – abbiamo concordato di avviare con gradualità il processo di riorganizzazione della rete scolastica in Istituti Comprensivi, allo scopo di condurre tutti gli approfondimenti necessari. L’obiettivo, in ogni caso, è quello di prevedere una verticalizzazione delle Istituzioni Scolastiche del territorio comunale in misura non inferiore a n. 3 Istituti Comprensivi, alla luce dell’entità e della distribuzione della popolazione scolastica e delle strutture del territorio”.

Infine, è stata ampiamente discussa la mozione presentata dal consigliere di opposizione Pisani per la sistemazione del “Canale di Modena” nel tratto di attraversamento della frazione di Casinalbo, votata all’unanimità dopo l’accoglimento di due emendamenti della maggioranza. Il Consiglio comunale valutato che, come riferito dal Sindaco, è avviato l’iter per il definitivo tombamento del tratto di canale retrostante l’edificio denominato Cà Longa con l’autorizzazione dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici di Bologna, impegna l’amministrazione ad accelerare l’attività per ottenere la concessione per il suddetto tombamento dal Consorzio della Bonifica Burana; a fare sì che le attività progettuali in sinergia con il proprietario privato dell’immobile, consentano l’apertura del cantiere entro il 2012; a vigilare che nel frattempo, non peggiori la situazione dell’area; a relazionare al Consiglio periodicamente e fino all’avvio dei lavori, lo stato di avanzamento dell’attività.