(Adnkronos Salute) – Mi piace, condividi, commenta. E a suon di ‘click’, Facebook potrebbe far bene al cuore. Questa è l’ipotesi alla base del Social Heart Study, una nuova ricerca che andrà a indagare gli effetti dell’utilizzo del social network più famoso del mondo sulla salute cardiovascolare. Il progetto è nato da un’idea dell’epidemiologo della University of California a San Francisco Mark Pletcher e dal genetista dell’Università della California a San Diego James Fowler. Lo riporta ‘Spoonful of Medicine’, blog scientifico di Nature. I due studiosi volevano trovare un modo economico per verificare se il tempo trascorso sul sito creato da Mark Zuckerberg abbia effetti favorevoli o sfavorevoli sul cuore degli utenti. Così hanno realizzato un’applicazione su Facebook con cui poter chiedere di condividere informazioni sui propri dati sanitari e sulle abitudini nelle attività online.
Gli organizzatori sperano di reclutare una coorte di oltre un milione di adulti disposti a mettere il loro cuore ‘a nudo’ per il bene della scienza. Tutte queste informazioni personali dovrebbero dunque formare un enorme database online per studi osservazionali e interventistici sulla salute cardiovascolare, aiutando a rivelare nuove modalità online per prevenire le malattie cardiache. I partecipanti potranno decidere la quantità di dati sociali o sanitari che vogliono mettere a disposizione, scegliendo uno dei tre livelli di iscrizione. Al livello più alto, potranno partecipare a studi clinici controllati condotti completamente via Internet. “C’è bisogno di nuovi modi a basso costo di fare ricerca interventistica e questa è una grande possibilità”, dice Pletcher.