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Traffico internazionale di ketamina: 22 arresti

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Si chiude con l’esecuzione di 22 nuove ordinanze di custodia cautelare su 26 emesse (4 i ricercati all’estero su cui si concentrano le indagini in queste ore) l’indagine della squadra mobile di Bologna contro il traffico internazionale di ketamina denominata Alexander 2008, iniziata appunto nell’ottobre di tre anni fa e che ha già consentito di arrestare 32 persone – per lo più incensurate – e di sequestrare 360 litri di ketamina.

La ketamina è una potente droga sintetica (un farmaco anestetico nato per uso veterinario, destinato ad animali di grossa taglia che può portare alla morte per arresto cardiocircolatorio).

Nella rete oggi le menti organizzative del traffico, tre dei 4 leader (un quarto è ricercato) che dividono l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga, più una rete di gregari e acquirenti che consentivano lo smercio di ketamina in varie città italiane.  Si tratta di un 36enne milanese, un 26enne cagliaritano, entrambi con base operativa su Roma e Londra e titolari di una società specializzata nell’organizzazione di eventi musicali con sede nella capitale inglese. A Bologna c’era poi il terzo anello forte della catena, un 37enne definito dagli inquirenti il referente dello smercio a livello nazionale.

L’indagine della squadra mobile bolognese, dedicata ad un collega scomparso, ha scoperto il canale di approvvigionamento della droga dall’India, sequestrando 360 litri di ketamina. Bologna – che nell’operazione conclusiva ha visto in totale 6 arresti più una ordinanza cautelare di obbligo di dimora – fungeva da anello importante per il traffico.

Le indagini hanno accertato che la rotta della droga partiva dall’India, arrivava a Londra, per poi transitare in Germania, a Francoforte, e in Italia, attraverso gli aeroporti di Bologna, Alghero, Cagliari, Milano, Orio al Serio-Bergamo. Una perizia, disposta dai magistrati, ha stimato che dalla droga si sarebbero ricavate circa 600.000 dosi per un giro d’affari sul mercato di circa 10 milioni di euro.

Soddisfazione per l’esito dell’operazione è stata espressa dal questore di Bologna, Vincenzo Stingone.