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Da giovedì allo Storchi di Modena ‘Sarabanda’ del grande maestro svedese Ingmar Bergman

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Da giovedì 8 a domenica 11 dicembre andrà in scena presso il teatro Storchi Sarabanda del grande maestro svedese Ingmar Bergman di cui il regista Massimo Luconi presenta per la prima volta in Italia la versione teatrale. Sarabanda è infatti un progetto che Bergman concepì nel 2003 pensandolo in forma possibile sia di lungometraggio che di allestimento teatrale.

Sarabanda costituisce il capitolo finale di Scene da un matrimonio, film che negli anni Settanta sancì l’indiscusso successo di Bergman: trent’anni più tardi ritroviamo gli stessi personaggi, più maturi e più acuti ma ancora incapaci di amare e sopraffati dal rancore. Bergman ci offre un’impietosa analisi del mondo delle relazioni, degli affetti umani, dell’autismo dei sentimenti e delle difficoltà del rapporto genitori – figli.

La storia narra di Marianne (Giuliana Lojodice), una signora sessantenne che esercita la professione di avvocato divorzista che, per rispondere ad un misterioso impulso, decide di reincontrare Johan (Massimo De Francovich), il suo ex marito che non vede da oltre trent’anni e che ha deciso di trascorrere la sua vecchiaia in una casa in mezzo ai boschi. Nelle vicinanze abita il suo unico figlio, Henrik (Luca Lazzareschi), frutto di un precedente matrimonio, musicista , padre a sua volta di Karin (Clio Cipolletta): ei confronti della quale nutre un affetto morboso riversando su di lei il dolore per la scomparsa della moglie Anna. Il suo amore per la figlia è così estremo da spingerlo a tentare il suicidio quando Karin deciderà di lasciare la casa paterna per iniziare una ‘sua’ vita .

I protagonisti di Sarabanda sono degli esuli, dei fantasmi, dei naufraghi che vivono nell’impossibilità di uscire dal loro schema di rancori, paure, ansie e nell’incapacità di perdonare sé stessi e gli altri. La casa in mezzo ai boschi assume nel corso dello spettacolo una forte valenza simbolica, diviene una sorta di appiglio a cui aggrapparsi, la terra di nessuno dove si scontrano frustrazioni e solitudini di personaggi alla deriva del loro destino.

L’unico personaggio positivo è quello della giovane Karin che trova il coraggio e la forza di intraprendere un viaggio verso un’autoconsapevolezza della sua condizione, ma soprattutto di rompere il rapporto morboso che la legava al padre. L’addio, formulato nel loro linguaggio esclusivo e segreto sulle note della ‘Sarabanda n.5’ di Bach, evoca sussurri e parole non dette che pesano sulla coscienza di entrambi, ma si riferisce simbolicamente anche alla danza con cui le coppie si formano e si disfano.

Un’opera testamentaria, un vero e proprio “teatro dei sentimenti” che raccoglie in sé tutte le tematiche più importanti e più care alla poetica di Bergman: il mistero dei rapporti familiari, dell’amore e dell’odio, la morte, la ricerca di Dio, il conflitto fra padri e figli. L’ultimo atto dell’opera e della vita di Bergman, un grido di speranza e di dolore di uno dei più grandi autori del Novecento.

Ingresso € 25 / 10,50. Per informazioni e prenotazioni:

BIGLIETTERIA TELEFONICA: 059 2136021 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13.

BIGLIETTERIA TEATRO STORCHI: Largo Garibaldi, 15 – tel. 059/2136021 – dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 14.00, sabato dalle ore 10.00 alle 13.00

BIGLIETTERIA TEATRO DELLE PASSIONI:  Via C. Sigonio, 382 – tel. 059/301880 – martedì, giovedì e sabato dalle ore 16.30 alle 19.00

VENDITA ONLINE: www.emiliaromagnateatro.comwww.vivaticket.itwww.emiliaromagnateatro.com

Sabato 10 dicembre ore 17.30 nel Foyer del Teatro Storchi, incontro con GIULIANA LOJODICE e MASSIMO DE FRANCOVICH e la compagnia di Sarabanda. Terzo incontro del ciclo Conversando di teatro che Emilia Romagna Teatro Fondazione promuove con l’Associazione Amici dei Teatri Modenesi. Ingresso libero.