Ha conosciuto in chat una ragazza sordomuta come lui e, dopo averla convinta a trasferirsi a Bologna con la promessa di vivere insieme, l’ha costretta a prostituirsi, intascando metà dei guadagni. La triste vicenda di sfruttamento è stata scoperta dai carabinieri, che hanno arrestato un operaio bolognese di 21 anni. Il giovane, incensurato, è finito ai domiciliari per induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, con le aggravanti dell’inganno, della minaccia e della violenza.
L’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari è stata emessa dal Gip Letizio Magliaro su richiesta del pubblico ministero Lorenzo Gestri ed è stata eseguita dai carabinieri. Vittima dello sfruttamento, una giovane di 22 anni di Trento, residente in provincia di Vicenza e domiciliata a Bologna. Le indagini sono iniziate nel maggio scorso, in seguito a una denunciata presentata dalla donna. I fatti risalgono al febbraio e marzo scorsi: nel mese di maggio la ragazza aveva cercato di scappare da casa e di rifugiarsi da un amico comune, ma l’uomo l’aveva picchiata e costretta nuovamente a prostituirsi, trattenendo ogni giorno più della metà del ‘guadagno’, tra i 300/500 euro al giorno.
I fatti sono stati confermati anche da alcuni testimoni che oltre ad aver raccolto le confidenze della donna, avevano notato segni di violenza e assistito a litigi tra i due. La donna aveva presentato denuncia solo dopo essersi trasferita dalla casa dove viveva con l’uomo, chiedendo aiuto a un conoscente.