Emilia-Romagna di gran lunga prima in Italia per le best practices in sanità. A registrare questo primato è il libro bianco della Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere) presentato a Roma, ieri, nel quale sono state selezionate 69 esperienze da un comitato scientifico indipendente composto da esperti del mondo istituzionale, accademico e delle rappresentanze dei cittadini.
Sul totale delle 69 esperienze selezionate in un panel di 150, 50 sono concentrate al nord e di queste 50, ben 25 riguardano l’Emilia-Romagna.
“Soddisfazione” per questo riconoscimento alla Regione e’ stata espressa dall’assessore alle politiche per la salute Carlo Lusenti secondo il quale “il documento della Fiaso conferma l’alta qualita’ dei servizi ma anche lo sforzo per tenere il passo con una medicina che richiede sempre più cure personalizzate e capace di cogliere le opportunità che la ricerca e l’innovazione mettono a disposizione”.
Cinque le aree tematiche per la selezione dei progetti: appropriatezza e qualità delle cure, assistenza territoriale, efficienza gestionale, innovazione tecnologica ed infine comunicazione e promozione delle salute. Questo l’elenco delle Aziende sanitarie emiliano-romagnole che hanno meritato la segnalazione: due progetti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna e due dell’Azienda Usl di Bologna; cinque dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e tre dell’Azienda Usl, sempre di Parma; tre dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena; sei che afferiscono all’Azienda Usl di Cesena; uno ciascuno per le Aziende Usl di Forli’, Piacenza e Rimini, uno per il Rizzoli di Bologna.
Entrando nel dettaglio dei progetti si scopre una varieta’ molto ampia di idee o procedure innovative, in alcuni casi avviate da tempo ed ora a pieno regime.
L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna ha ottenuto la segnalazione per il progetto dell’infermiere ‘case manager’, cioe’ colui che e’ responsabile di percorsi terapeutici, ad esempio per le donne colpite da tumore alla mammella. L’Azienda Usl di Bologna invece va in vetta per il progetto che ha puntato sul digitale con la de- materializzazione dei documenti sia in ambito amministrativo che sanitario. L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma (5 segnalazioni) nel 2009 ha avviato per prima in Italia (poi seguita da altre realtà) la procedura rivolta a tutti i sordomuti per dialogare con i servizi del 118 via sms, ma e’ stata segnalata anche per lo screening neonatale per individuare le sordita’ infantili. Di forte impatto anche il progetto dell’Azienda Usl di Parma, denominato ‘’swing bed” o letti flessibili per far fronte anche all’afflusso da pronto soccorso e ridurre così i tempi di attesa. A Modena l’Azienda Ospedaliero-Universitaria è stata segnalata per tre progetti fra cui quello di un laboratorio, con una sperimentazione ancora in corso, per migliorare la comunicazione medico-paziente e quindi in ultima istanza la cura e l’assistenza, rivolto a medici e operatori sanitari. La commissione di esperti ha segnalato anche la procedura dell’Azienda Usl di Piacenza per la gestione informatizzata contro gli errori e gli sprechi nella distribuzione dei farmaci in ospedale, mentre per l’Azienda Usl di Forli’ è il registro per le malattie croniche intestinali a meritare la segnalazione. Per l’Azienda Usl di Rimini la segnalazione riguarda il progetto per la continuita’ ospedale – territorio con la costituzione di un servizio di continuita’ assistenziale formato da un’equipe multiprofessionale. Grande risultato anche per l’Azienda Usl Cesena che ha ottenuto la pubblicazione di tutte le sei esperienze presentate, fra cui il progetto di bioingegneria tessutale della banca della cute, il progetto di teleconsulto per i pazienti colpiti da scompenso cardiaco ed il progetto Arianna per un percorso di assistenza ai pazienti affetti da malattie reumatiche infiammatorie croniche. Fra le altre tre esperienze selezionate due fanno capo al sistema Area vasta Romagna, fra cui il nuovo laboratorio unico di Pievesestina per la lavorazione del sangue, inaugurato da pochi giorni. Infine il Rizzoli Bologna ha meritato la segnalazione con la procedura per la gestione del rischio clinico in laboratorio, per ridurre cioe’ l’errore nel trattamento dei campioni.