“La Regione Emilia-Romagna si rifiuta – ad affermarlo è il Consigliere regionale del Pdl Fabio Filippi – di affrontare i problemi. I professionisti ed in generale gli operatori del settore edilizio lamentano da tempo inadeguatezze relativamente ai controlli e alla normativa regionale sull’antisismica (variazioni alla L.R. 19/2008). Le difficoltà che sta attraversando l’edilizia non vengono certamente attenuate dall’introduzione di nuovi vincoli in un sistema già di per sé particolarmente complesso.
In particolare, nelle province di Reggio Emilia e Modena tante sono le rimostranze collegate all’applicazione delle nuove disposizioni. L’Ordine degli Ingegneri di Modena, facendo proprie le istanze degli iscritti, ha presentato un ricorso al TAR per chiedere l’eliminazione delle strutture tecniche gestite dai Servizi tecnici di Bacino. I Sindaci dei comuni reggiani di Viano, Villa-Minozzo e Toano hanno interpellato, attraverso una missiva, il ministero alle infrastrutture e l’assessorato regionale competente chiedendo l’introduzione “di una struttura tecnica” per sopperire alle “difficoltà che le normative del rischio sismico, previste dalla legge regionale n. 19 del 2008, hanno introdotto, in particolare all’obbligo di poter procedere in zona sismica 2 all’esecuzione dei lavori solo dopo aver acquisito l’autorizzazione sismica. Se tutti i comuni posti in zona sismica 3 porranno in atto quanto previsto dalla norma è certo che stante la situazione attuale si arriverebbe di fatto al blocco degli uffici competenti, così come dichiarato dai diretti interessati.” Per gli amministratori locali i danni prodotti sono notevoli: calo del lavoro con conseguenti ripercussioni a livello economico, riduzione delle pratiche edilizie, meno risorse per gli enti pubblici e quindi minori investimenti, riduzione delle entrate collegate agli oneri di urbanizzazione. Per i Sindaci dei comuni citati, i dati pubblicati solo il mese scorso, rappresentano in modo chiaro la situazione: nel 2010 le pratiche autorizzate sono state il 75,70%, nel 2011 solo il 24,24% con un ulteriore diminuzione di oltre il 50% , e del 75% se prendiamo come base il 2009.
Purtroppo, la Regione non sente ragione. Rispondendo all’interpellanza presentata dal sottoscritto in data 19/04/2011, l’assessore regionale alla sicurezza territoriale ha riferito che i vincoli di controllo presenti nella normativa non possono essere collegati alla crisi del settore. Non mi sembra certo questo il modo giusto per affrontare il problema.”
Dopo le continue pressioni da parte del Consigliere Filippi, la Giunta regionale con la rielaborazione del D.G.R. 1171/2010 ha in parte allargato le maglie dell’elenco degli interventi privi di rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici e delle varianti non sostanziali, ha semplificato l’iter di approvazione delle pratiche sismiche, la revisione del rimborso forfettario per le spese istruttorie e ha promosso corsi di aggiornamento formativo per i progettisti.
“Si deve – conclude Filippi – fare di più, l’edilizia è un settore vitale per la nostra economia, non abbandoniamolo”.