Era il 7 maggio 1911 quando nella chiesa di San Pietro Martire, in via Ramazzini, veniva inaugurato l’Istituto Pediatrico “Pietro Silingardi”. L’Istituto era intitolato a un privato, titolare di un’industria di salumi, che si era accollato l’intera spesa della costruzione dell’Istituto, 70.000 lire di allora. Il suo ideatore e primo direttore, però, era Riccardo Simonini (1865-1942) padre della Pediatria Modenese, titolare della prima cattedra di Pediatria all’Università di Modena. Di oltre un secolo di conquiste della Pediatria e degli uomini che l’hanno fatta progredire si parlerà sabato 10 dicembre 2011 alle ore 9.00 all’Aula T02 del Centro Didattico Interdipartimentale dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia nel corso del convegno dedicato al Centenario della fondazione dell’Istituto di Pediatria “Pietro Siligardi”, dove nell’occasione verrà presentato il volume del prof. Giovanni Battista Cavazzutti – già Direttore della Struttura Complessa di Pediatria e fondatore della Neonatologia modenese – “Riccardo Simonini, pediatra e storico. La nascita della Pediatria nella società modenese” (Artestampa 2011).
Al convegno saranno presenti, oltre all’autore Giovanni Battista Cavazzuti, il Sindaco di Modena Giorgio Pighi, Aldo Tomasi, Magnifico Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Gabriella Aggazzotti, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Paolo Paolucci, Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, Fabrizio Ferrari, Direttore della Struttura complessa di Neonatologia, William Prandini, Presidente dell’Associazione Pollicino, e Maria Grazia Catellani, Pediatra di Libera Scelta e Segretario FIMP, il Presidente dell’Ordine dei Medici Nicolino d’Autilia e la prof. ssa Fiorella Balli.
Nato a Casone di Castelvetro nel 1865, da una famiglia con illustri ascendenti, Riccardo Simonini, si laureò a Modena nel 1891 con una tesi sull’echinococco nel fegato e sul suo trattamento chirurgico, col clinico chirurgico Tansini, unica in quell’anno licenziata con 110 e lode. Nei primi anni fu medico degli asili e medico condotto a Castelgomberto, nel vicentino. Fin da subito si interessò ai problemi dell’infanzia, lui che aveva perso a sedici mesi il primogenito Alfredo per broncopolmonite, riuscendo ad organizzare in quel piccolo centro un ambulatorio pediatrico in un’epoca un cui non c’era cultura della cura dell’infanzia, soprattutto nelle campagne, mentre in alcune grandi città la Pediatria cominciava lentamente a svilupparsi. Tra il 1895 e il 1896 frequentò il corso di Pediatria a Padova, diretto dal prof. Dante Cervesato (1851-1903), prima in Italia. Fu così che Simonini cominciò a pubblicare lavori scientifici e a partecipare a convegni sull’argomento. Nel 1906 conseguì, dopo 36 lavori, la libera docenza in Pediatria a Parma. Nel 1907 ottenne la libera docenza a Modena, fondando la didattica pediatrica nella città geminiana. Contestualmente la Congregazione di Carità gli chiese di istituire un ambulatorio pediatrico presso l’Ospedale Civile, incarico che lui accettò. L’ambulatorio sorgeva presso la Clinica Medica, diretta allora dal prof. Galvagni. Tornato a Modena, Simonini organizzò nel 1908 la Società per la protezione dei bambini lattanti e la Scuola per le madri con lo scopo di insegnare i fondamenti della puericultura. Soprattutto, grazie anche all’appoggio dell’Ateneo, cominciò a lavorare per la nascita di un vero e proprio Istituto pediatrico che potesse contemperare le esigenze di cura e di insegnamento. Le istituzioni ospedaliere, però, non erano in grado di soddisfare questa esigenza e Simonini andò “questuando presso tutte le migliori famiglie” fino a quando non trovò il cavalier Pietro Silingardi, titolare di un’industria di salumi, che si accollò l’intera spesa della costruzione dell’Istituto, 70.000 lire. Fu scelto come edificio la chiesa di San Pietro Martire, chiusa al culto dal 1880, posta nella contrada della Cerca, l’odierna via Ramazzini, adiacente al Grande Spedale. L’Istituto Pediatrico Pietro Silingardi fu così inaugurato il 7 maggio 1911, gestito dalla Congregazione di Carità e diretto da Simonini, che contava su un assistente e su qualche volontario. Simonini formò le levatrici e lottò contro l’ignoranza e i pregiudizi su molte malattie infantili. Nel 1915 Simonini vinse il concorso da professore straordinario e nel 1918 divenne ordinario. Il 16 luglio 1919 fu nominato titolare della neonata Cattedra di Clinica Pediatrica che resse fino al pensionamento nel 1935. dopo essere stato anche Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia.
L’opera di Simonini permise a Modena – che intorno al 1880 aveva una mortalità infantile del 254 per mille contro il 147 per mille dell’Emilia Romagna e il 152 per mille dell’Italia – di cominciare un percorso che l’avrebbe posta all’avanguardia nelle discipline materno – infantili. Tutto cominciò, però, grazie alla tenacia di un medico condotto di campagna e alla filantropia di un privato.