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Gruppo Ceramiche Ricchetti, l’accordo quadro al Tavolo di Salvaguardia


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E’ stato ratificato oggi dai lavoratori l’accordo quadro sottoscritto ieri al Tavolo di Salvaguardia della Provincia di Bologna per il Gruppo Ceramiche Ricchetti Spa di Mordano, importante azienda del territorio specializzata nella produzione di piastrelle in ceramica per pavimenti e rivestimenti che occupa complessivamente 526 dipendenti, di cui 62 nello stabilimento di Mordano.

Grazie al lavoro di mediazione e conciliazione del Tavolo – presieduto dall’assessore alle Attività Produttive e Turismo della Provincia di Bologna Graziano Prantoni, con la presenza dei rappresentanti del Comune di Mordano, della Regione Emilia-Romagna, delle Organizzazioni Sindacali di Imola e dell management dell’azienda assistito da Confindustria Ceramica – le parti hanno sottoscritto un accordo quadro che prevede da gennaio 2012 l’intervento della cassa integrazione guadagni straordinaria ministeriale per i 62 lavoratori dello stabilimento di Mordano per 12 mesi, con ulteriori 12 mesi in caso di ricollocazione di almeno il 30% degli esuberi e parallelamente il ricorso alla mobilità volontaria incentivata. Al fine di favorire la ricollocazione dei lavoratori, l’azienda con il supporto di Confindustria Ceramica, attiverà per tutti i lavoratori percorsi di formazione, riqualificazione professionale e outplacement mirati a trovare soluzioni occupazionali.

Inoltre, grazie all’intervento delle Istituzioni, l’azienda ha dato anche la disponibilità a favorire percorsi di riconversione e rilancio dello stabilimento produttivo di Mordano, in vista del possibile insediamento di altre realtà produttive.

Soddisfazione espressa dall’assessore Prantoni: “Anche in questa circostanza abbiamo ottenuto risultati positivi attraverso il lavoro di mediazione del Tavolo di salvaguardia. Credo che gli interlocutori abbiano trovato un accordo che, se pur nella difficoltà complessiva, ha visto prevalere il senso di responsabilità di entrambe la parti – sindacati e management – assicurando copertura ai lavoratori e percorsi per la loro ricollocazione e riqualificazione. Importante da sottolineare anche la disponibilità dell’impresa con la collaborazione del Comune ad avviare percorsi di reindustrializzazione dell’area”.