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Nuova Ricerca UniSalute: per i bolognesi soddisfacente il livello di competenza di figure mediche e nelle strutture ospedaliere

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Per una gran fetta dei bolognesi il grado di competenza attribuito alle diverse strutture e alle figure mediche risulta essere più che soddisfacente. Si tratta di un altro importante riconoscimento, dopo che l’Osservatorio, in uno dei precedenti appuntamenti, aveva già constatato un confortante livello di fiducia tra gli abitanti del capoluogo emiliano nel sistema sanitario del nostro Paese.

Questa è la fotografia evidenziata dall’ultima ricerca svolta on line1, dall’Istituto Nextplora per l’Osservatorio Sanità2 istituito da UniSalute, la compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza e assicurazione sanitaria.

In particolare, mentre sul fronte delle strutture sanitarie sono quelle pubbliche a raccogliere più preferenze (61%) rispetto a quelle private, su quello delle figure mediche è lo specialista privato a vedersi riconosciuta la maggiore competenza (80%). Sono in particolare le bolognesi (95%) a sentirsi sicure nelle mani di questi ultimi, rispetto al 64% degli uomini. Lo stesso tipo di sentiment emerso quando gli italiani si erano espressi sul grado di fiducia accordato: in quel caso le strutture pubbliche avevano raccolto il 57% dei consensi mentre gli specialisti privati si erano attestati al 83%.

Tuttavia le altre figure mediche non sfigurano affatto. Sotto le Due Torri infatti i camici bianchi che operano nei grandi ospedali si attestano al 71% mentre I medici di base, meglio noti come “medici di famiglia”, si fermano al 57%, comunque apprezzati da più della metà dei bolognesi. Un riscontro rassicurante, se si pensa che si tratta delle figure professionali che più si occupano del nostro stato di salute. Gli specialisti della mutua (specialisti cioè che operano in strutture pubbliche), infine sono competenti per il 59% del campione.

Poco marcata invece la distanza, nella percezione dei bolognesi, che separa nel complesso pubblico e privato quando si parla di strutture: i grandi ospedali pubblici, come detto, trovano il gradimento del 61% del campione, mentre le cliniche private si attestano attorno al 57%, apprezzate comunque da più della metà del campione locale. La vera differenza esiste nelle preferenze tra uomini e donne: sono i primi infatti a preferire le strutture private (73% contro il 41% delle bolognesi), mentre le emiliane preferiscono nettamente gli ospedali pubblici (72% contro il 49% degli uomini).

1 Indagine CAWI condotta ad inizio marzo 2011 su di un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età (over 25), sesso ed area geografica (totale 601 casi).

2 L’Osservatorio Sanità di UniSalute, avviato nel 2002 con l’obiettivo di monitorare il mondo della sanità integrativa, si occupa oggi anche della percezione degli italiani su fiducia, competenza, conoscenza dei servizi sanitari pubblici e privati, oltre che sul ruolo dell’welfare sanitario in azienda.

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UniSalute, fondata dal Gruppo Unipol nel 1995, è la prima Compagnia in Italia ad occuparsi esclusivamente di assicurazione salute attraverso un modello innovativo e differente: al tempo stesso potente centrale di acquisto e controllore specializzato della qualità delle prestazioni sanitarie per tutti i propri assicurati.

Sintesi tra competenze assicurative e cliniche – anche alcune decine di medici specialisti tra i suoi dipendenti – UniSalute opera attraverso una rete di oltre 6.800 strutture convenzionate presso le quali gli assicurati possono usufruire di prestazioni sanitarie di qualità con ridotti tempi di attesa e con il pagamento della prestazione da parte della Società.

Ad oggi conta oltre 3 milioni e 500 mila clienti e nel 2010 ha raggiunto il primato nazionale nella gestione dei Fondi Nazionali di categoria assicurati e delle Casse Professionali.