Il sindaco di Bologna Virginio Merola ha chiesto agli uffici comunali di avviare un’istruttoria per chiarire i contorni della vicenda che hanno portato alle dimissioni di Marco Lombardelli, responsabile di gabinetto. E ha invitato a non ingigantire il caso.“Stiamo parlando di una persona, Marco Lombardelli, stimata e seria, che non merita questo trattamento sulla stampa. Non stiamo parlando di episodi di ‘casta’, di corruzione o di abusi riguardo la sua posizione”. E’ quanto scandisce in aula a Palazzo D’Accursio Merola, rispondendo ad interrogazione di Michele Facci (Pdl) in merito alle dimissioni del responsabile del gabinetto del sindaco, che ha lasciato il suo incarico dopo la polemica scatenatasi sulla presunta incongruenza tra il suo titolo di studio (non è laureato) e lo stipendio che gli era stato accordato dall’amministrazione.
“E’ un episodio che va appurato, ma non è un episodio che mette questo Comune in una situazione di scandali che abbiamo conosciuto sui nostri giornali in questi mesi – prosegue Merola – quindi se ci sono stati degli illeciti e delle cose non legittime, stiamo parlando di illeciti e cose illegittime, e di responsabilita’ personali su dichiarazioni”.
Solo ieri Lombardelli ormai dimissionario è finito di nuovo nella bufera dopo che l’ex assessore alla Casa Antonio Amorosi ha reso nota un impegno di spesa da lui firmato per l’acquisto di 30 mila euro di arredi per il suo ufficio.
Merola annunciando che si aprirà un’istrutturia interna, precisa anche che “spetta esclusivamente agli organi tecnici promuovere le azioni più idonee per l’accertamento oggettivo dei fatti, e nel caso emergessero profili di responsabilità, amministrativa, penale o contabile, riconducibili a chicchessia appartenga alla struttura tecnica dell’ente – conclude il sindaco – spetta a questi medesimi organi spetta di provvedere”.
Facci, che chiedeva quali azioni intendessero assumere il sindaco e la giunta sull’episodio in questione, si è dichiarato non soddisfatto.