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Confcommercio Modena sui ripetuti furti ai danni del commercio


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Cosa dobbiamo fare? E, sopratutto, cosa possiamo fare, da soli, contro una criminalità piccola e meno piccola che prende la categoria dei commercianti per il proprio bancomat?

A chiederselo è Carlo Galassi Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia Ascom Modena di fronte all’esasperazione di una categoria che si sente abbandonata a se stessa in un momento in cui la crisi economica morde, le liberalizzazioni stringono e la criminalità agisce con sempre maggiore sicurezza.

Non è una questione di oggi. È forse di oggi il salto di qualità sul piano tattico – organizzativo di una o più bande che prendono di mira una città ed una categoria che così vede mandare in fumo i propri investimenti a causa di ripetute azioni criminali.

È necessario un concreto intervento – prosegue Carlo Galassi Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia Ascom Modena – che coinvolga l’Amministrazione Comunale e le Forze dell’Ordine, assieme alle quali assumere decisioni che mettano in sicurezza le imprese che investono e rischiano per rimanere sul mercato.

Occorre riconoscere alle Forze dell’Ordine di fare quanto al momento è possibile per l’ordine pubblico, compresa la preziosa collaborazione nell’ambito degli impianti di videosorveglianza. In proposito, l’ufficio sicurezza di Confcommercio raccomanda, nel realizzare questi impianti, di completarli con il collegamento diretto con le Forze dell’Ordine, condizione per far scattare la conseguente azione degli agenti.

È reso evidente dai fatti che tutto questo risulta insufficiente, ed è per questo che Confcommercio reclama, a nome dei piccoli imprenditori del commercio, una presenza organizzata nelle strade che potrebbe essere concretizzata dal vigile di quartiere, piuttosto che dal poliziotto di quartiere. Progetti, questi, abbozzati, in parte sperimentati, che devono diventare prassi.