Il freddo, la neve, e anche quest’anno il picco di richiesta di energia arriva puntuale, e ci costringe a scegliere fra scaldare le famiglie o far andare gli impianti produttivi. E per le aziende ceramiche la vicenda assume i contorni del dramma, se dovessero iniziare i distacchi programmati. Ora come sempre ci accorgiamo che dipendiamo energeticamente da paesi esteri, e che le nostre scelte su questo fronte sono state frutto della demagogia più che della razionalità. Mi piacerebbe che il partito dei “no” a prescindere, fautore dei referendum sul nucleare ad esempio, oggi spieghi alle imprese che danno lavoro, che faticano per la crisi, e che rischiano adesso ditrovarsi ferme per la neve e il freddo che assorbono energia in eccesso, come fare a sostituire tutta l’energia di cui hanno bisogno con le energiealternative. Ma non senza frasi demagogiche, o petizioni di principio: vorrei sentire operativamente come evitare queste situazioni difficili, equale sarebbe il piano per diminuire la dipendenza italiana da altri paesi.
E senza appellarsi all’eccezionalità dell’evento: perché sappiamo bene che ormai capita spesso. E’ tempo delle scelte responsabili, e dei progetticoncreti. Dire no è facile: costruire un’alternativa invece è complesso. Einfatti anche la sinistra che governa Modena se ne guarda bene da proporne una.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale PDL)