La nuova nevicata aumenterà i disagi alla circolazione per la formazione di ghiaccio sulle strade, destinato a resistere anche per l’abbassamento delle temperature previsto nella giornata di giovedì 9 febbraio. Secondo gli esperti dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia non è finita. Da venerdì 10 possibile l’arrivo di una perturbazione artica che poterà nevicate ancora più intense.
Puntuale – come avevano anticipato nei vari bollettini meteo di questi giorni – è arrivata quella che gli esperti chiamano la “ritornante da est” con nuove nevicate e temperature che non è improprio definire “incredibili” per la pianura. Infatti anche in queste ore sta nevicando con -4.9°C al Campus universitario, periferia di Modena, dove è collocata una delle stazioni di rilevazione dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, ma era iniziato a nevicare perfino con -8°C in alcune zone. “Queste temperature – afferma Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico di Modena – smentiscono note convinzioni popolari, ovvero che a volte <fa troppo freddo per nevicare>”.
Complice la nuvolosità notturna – secondo gli esperti -, pur facendo decisamente freddo, il termometro non è sceso a valori “glaciali” e la notte scorsa è stata, relativamente, meno fredda di lunedì 6 febbraio: al Campus universitario di via Vignolese la minima è stata di -6.7°C.
“Quella di oggi – commenta l’esperto Luca Lombroso – ha tutte le caratteristiche della nevicata <paralizzante>. A volte, infatti, una debole nevicata (ma a tratti ci saranno buferette o vere brevi bufere) crea più disagi di una grossa. In queste condizioni sotto la precipitazione nevosa si sta formando un velo di ghiaccio pericolosissimo alla circolazione delle auto e dei pedoni, che rende inefficace l’azione dello spargimento del sale. E venerdì 10 febbraio potrebbe essere molto peggio per la circolazione in quanto è atteso un irrigidimento delle temperature”.
Previsione. Per domani mercoledì 8 febbraio avremo ancora residue nubi e anche, specie in montagna, residue nevicate. Poi il cielo si aprirà per far posto al sereno e giovedì 9 febbraio potrebbe essere la notte più fredda di questa ondata di gelo siberiano. “Ribadisco – conclude Luca Lombroso – che è arduo prevedere se si stabiliranno dei record, perché i valori minimi dipendono da tanti fattori: basta una bava di vento o un velo di nubi per <rovinare>, come dicono i meteoappassionati, una nottata record. Dai modelli meteo arrivano conferme di una nuova bufera dall’Artico addirittura dalla serata di giovedì 9 febbraio. Non resta, dunque, che attendere conferme nella giornata di domani per capire se l’evoluzione meteo ci porterà veramente una nevicata non solo con la N ma con tutte le lettere maiuscole!”.