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Confindustria Ceramica: nota sull’utilizzo del contratto di interrompibilità del gas metano nel settore della ceramica


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Il settore della ceramica ha partecipato alla procedura di contenimento gas con 43 imprese per una disponibilità di riduzione offerta pari a 1,9 milioni di metri cubi per giorno. Questo volume rappresenta il 22% dell’aggregato promosso dal Consorzio Gas Intensive che comprende oltre alla ceramica tutti i principali settori della manifattura italiana (acciaio, metalli, carta, fonderie, laterizi, ecc.). Gas Intensive ha infatti aggregato una disponibilità di riduzione di 9 milioni di mc/d. su un totale di circa 15 milioni offerti dall’intero settore industriale.

La partecipazione delle aziende è stata dettata dalla necessità di ricercare ogni utile possibilità per abbattere il costo del gas che, come è noto, in Italia è più elevato di quello sostenuto dai competitori europei. Inoltre l’esperienza dei 5 anni precedenti e l’oggettiva situazione di mercato caratterizzata da una domanda bassa e ridotti consumi rendevano logica l’adesione.

Come peraltro notato dal Presidente Emma Marcegaglia e dal Presidente Gas Intensive Paolo Culicchi riteniamo che le riserve disponibili ed il quadro complessivo di utilizzo delle risorse del sistema gas rendessero possibili altri modi per affrontare questa emergenza climatica. Ad esempio andava prima affrontato il cronico sottoutilizzo di alcune strutture di importazione, che abbiamo più volte segnalato negli ultimi mesi, e disposto il massimo utilizzo degli stoccaggi disponibili (ancora si stima che a fine periodo gli stoccaggi saranno pieni al 20%).

Come noto invece il Ministero ha deciso ieri di attivare la procedura di contenimento con effetto dalle 6,00 di stamattina. Questa attivazione ha evidenziato almeno due gravi criticità:

– Snam Rete Gas non ha rispettato il termine di almeno 24 ore di preavviso previsto dalla normativa; questo ha creato fortissime difficoltà per le imprese che pure hanno cercato di offrire al meglio il servizio;

– la richiesta di riduzione si è sommata ai disagi già subiti dalle imprese nelle scorse due settimane a seguito del blocco dei Tir, del maltempo, delle ordinanze prefettizie sulla circolazione e delle conseguenti difficoltà di approvvigionamento delle materie prime.

Nonostante queste criticità tutte le imprese partecipanti hanno responsabilmente operato al meglio per ottemperare all’impegno di riduzione ed assicurare i livelli di prestazione del servizio offerti, sopportando considerevoli difficoltà operative ed i costi necessari per la disattivazione e la ripartenza in sicurezza degli impianti produttivi. In questo quadro la carenza del preavviso previsto ha determinato alle imprese anche costi supplementari e danni che potrebbero essere oggetto di contestazione.

Comunque in relazione al periodo stagionale e alle disponibilità di magazzino in atto non si registrano criticità per la regolare fornitura ai clienti delle aziende.

Le notizie odierne in esito alla riunione del Comitato di emergenza evidenziano anche per oggi una domanda gas elevata (vicina ai 455 milioni mc/g). Non è prevista l’uscita da questa situazione di emergenza fino alle giornate di giovedì/venerdì.

E’ fondamentale ora che non vi siano nella prossima settimana nuove chiamate a riduzione che non trovano giustificazione nell’effettiva necessità del sistema.

Come Gas Intensive abbiamo già segnalato al Ministro Corrado Passera queste problematiche richiedendo un incontro urgente.