Home Attualita' Operazione Municipale sassolese, Gruppo Autodifesa Fassbinder: “Chi sarà il prossimo?”

Operazione Municipale sassolese, Gruppo Autodifesa Fassbinder: “Chi sarà il prossimo?”

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Non era difficile prevederlo, dopo gli sgomberi e le maxi munte agli anarchici, dopo i mussulmani e i migranti, ormai chiunque può essere vittima della delirante politica securitaria voluta dal sindaco Caselli e messa in opera dal solerte comandante Stefano Faso.

Quello che è successo è gravissimo! Da quanto si apprende dalla stampa, i vigili urbani di Sassuolo – in borghese, armi alla mano e fuori dal loro territorio di competenza – durante un blitz sono stati capaci di scambiare una famiglia di ignari passati (moglie, marito e suocero) per una pericolosa banda di spacciatori. Risultato: le sfortunate vittime hanno riportato una serie di lesione quantificate in venti giorni di prognosi. Poteva scapparci il morto ma è andata bene.

I nostri eroi, del resto, non sono nuovi a operazioni del genere. Nei giorni precedenti c’era stata un’altra irruzione, sempre armi in pugno, in un affollato bar di Fiorano (Resto del Carlino, 24 febbraio 2012).

Questo modus operandi è stato apertamente rivendicato dal super vigile Faso, il quale, in un’intervista alla stampa locale, ha spiegato senza scomporsi che: «sulla sicurezza urbana e su come garantirla ci sono praterie ancora inesplorate».

Caro Caselli, scusarsi il giorno dopo è troppo comodo e non basta a giustificare questo clima da Far West. Chi si rende responsabile di simili atteggiamenti deve essere messo nelle condizione di non nuocere alla collettività, magari a dirigere il traffico come dovrebbe. Chi sarà la prossima vittima? A cosa mira il comandante Faso? Forse a conquistarsi sul campo un incarico in un qualche grande centro del Nord governato dalla Lega? E tutto questo cosa comporterà per cittadini di Sassuolo? Cosa dobbiamo ancora aspettarci? A chi toccherà la prossima volta?

Quello che ieri era un tetro presagio oggi è cosa certa: chiunque, ormai, può diventare vittima indesiderata di questa psicosi securitaria montata ad arte dalla Giunta Caselli solo per raggranellare consenso elettorale.

Contro questo pericoloso progetto politico tutte le forze sociali e antifasciste della città dovrebbero alzare la voce unite.

Noi, sabato 3 marzo saremo in piazza a Sassuolo per un presidio informativo sugli abusi commessi dalla polizia municipale, a cominciare dalle allucinanti maxi multe di 12.000 euro giudicate dal Giudice di Pace irricevibili perché viziate nella forma e nella sostanza.

Solidarietà ai compagni multati e denunciati

Gruppo Autodifesa Fassbinder