“E’ un attacco alla squadra o al nostro patron? Da’ fastidio a qualcuno che il Sassuolo sia in alto? O che Squinzi sia in corsa per la presidenza di Confindustria? Che problemi ha questa gente? Chi la manda a vedere il Sassuolo? Gli avversari dei miei devono essere le altre squadre, non chi ci segue cercando di destabilizzare l’ambiente”. Fulvio Pea contro i contestatori.
Il tecnico del Sassuolo, ieri, è tornato sui fischi che sabato pomeriggio, dopo lo zero a zero casalingo con l’Ascoli, hanno accompagnato i neroverdi negli spogliatoi. Non molti, in verità, ma abbastanza per innescare lo sfogo dell’allenatore del Sassuolo. “O sto diventando matto io – ha detto, tra l’altro – o qualcuno sta perdendo la testa: questa squadra merita applausi, non fischi che giudico ingiusti e maleducati. Chi fischia una squadra che fatto quello che ha fatto il Sassuolo fin qua fa brutta figura. Il Sassuolo ha fatto punti anche senza che questa gente ci seguisse, e da tutto questo uscirà più forte, ma stiamo lottando al pari di squadre che rispetto a noi hanno ben altra piazza e ben altra potenza economica: stiamo facendo il massimo e vogliamo giocarci le nostre chances fino alla fine. Di contestatori non abbiamo bisogno: restino a casa, o vengano al campo a dirmi cosa non va. Nelle critiche di sabato c’erano cattiveria e maleducazione”.