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SEL Modena su sospensione terza linea inceneritore

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Il Coordinamento Federale di SEL Modena e il Circolo di Modena valutano positivamente la scelta di Provincia e Comune di Modena di sospendere la costruzione della terza linea dell’inceneritore per due mesi, in attesa del Piano di gestione dei rifiuti che d’ora in poi sarà assegnato alla Regione.

Come è noto, SEL si è sempre opposta al potenziamento dell’inceneritore di Modena e a suo tempo avanzò la proposta di moratoria per due anni, lasso di tempo che doveva e deve servire a verificare l’efficacia di una nuova politica dei rifiuti nei Comuni della nostra provincia fondata principalmente sull’aumento della raccolta differenziata tramite l’introduzione del porta a porta, sul riuso e riciclo e, infine, sullo smaltimento, tenendo conto delle novità tecnologiche e delle competenti sensibilità ambientali emerse anche nella nostra realtà e di cui SEL è a sua volta portatrice.

Oltre a ciò, la valutazione positiva di SEL parte dai seguenti elementi:

1) sospendere la costruzione della terza linea in attesa del Piano regionale significa ripristinare un corretto rapporto tra le competenze della politica e le scelte di dotazione impiantistica. La critica e la contrarietà che abbiamo espresso riguardava il fatto che, ancor prima della approvazione del PPGR, veniva deciso il potenziamento dell’inceneritore, mettendo la comunità modenese di fronte al fatto compiuto; con la scelta di oggi viene ripristinato l’ordine logico e cronologico proprio del processo decisionale.

2) Il problema di merito resta quello di affermare equilibri più avanzati, nell’ambito di politiche di efficace riduzione dei rifiuti prodotti, tra raccolta differenziata, riuso e riciclo con i volumi da smaltire, in modo da ridurre la quantità di rifiuti da avviare all’incenerimento e in discarica. Solo dopo aver messo in campo queste politiche sarà necessario verificare la complessiva dotazione impiantistica. Ricordiamo che in sede di VIA il Comune di Modena e quelli limitrofi hanno fissato a quota 30.000 tonnellate il tetto ai rifiuti speciali da trattare, rendendo inutile il potenziamento dell’inceneritore, ed è escluso, a nostro avviso, che si possa tornare su questa decisione a pochi mesi di distanza o ricorrere alla logica delle deroghe. Escludiamo pertanto che l’inceneritore di Modena, anche per la sua particolare vicinanza alla città, possa diventare il polo regionale dello smaltimento dei rifiuti attraverso combustione.

3) SEL Modena, in raccordo con il gruppo consiliare regionale SEL-VERDI, opererà affinché si adottino scelte politiche strategiche e operative in materia di gestione dei rifiuti che tengano conto delle novità intervenute nella discussione e delle più avvertite esperienze europee e nazionali nonché della interessanti sperimentazioni attivate nella nostra regione (vedi Reggio Emilia).

SEL, su questa materia, continuerà ad operare per una unità d’azione con IDV e PDCI, unitamente ai vari comitati ed associazioni che hanno sostenuto profondi cambiamenti per le politiche dei rifiuti nella nostra realtà.

(SEL – Coordinamento Federale e Circolo di Modena)