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Fiat, più di mille al presidio della Cgil ER alla Magneti Marelli di Bologna

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Oltre un migliaio di delegati e dirigenti della Cgil provenienti da tutta l’Emilia Romagna hanno partecipato questa mattina al presidio davanti alla Magneti Marelli di Bologna, gruppo Fiat, sotto la parola d’ordine “Riportiamo la Costituzione in fabbrica”. L’assemblea straordinaria è stata promossa dalla Cgil regionale in difesa dei diritti costituzionali e della democrazia, che i cancelli delle fabbriche non possono fermare. E’ noto che, dopo la cacciata della Fiom dall’azienda, nei giorni scorsi alla Magneti Marelli sono state addirittura rimosse le bacheche che ospitavano volantini della categoria e il quotidiano l’Unità. La fabbrica è diventata così simbolo della prepotenza della Fiat e per questo è stata scelta dalla Cgil regionale per la manifestazione di oggi.

“Siamo qui per dar voce – ha detto Vincenzo Colla, segretario generale Cgil ER, aprendo l’assemblea – al malessere e alla rabbia dei lavoratori dell’azienda e della categoria, ma anche degli altri settori che non accettano quanto sta accadendo alla Fiat. L’espulsione della Fiom-Cgil è un attacco insopportabile al diritto alla rappresentanza sancito dalla Costituzione. E alla Magneti Marelli si è arrivati perfino ad attentare alla libertà di informazione. Poi la chiamano innovazione delle relazioni sindacali: Marchionne si dia una calmata!”

Hanno quindi preso la parola Stefano Ruggenini, delegato Fiom della Magneti Marelli (“Fa un certo effetto parlare dall’altra parte dei cancelli di una fabbrica dentro la quale non abbiamo più il diritto di parola esercitato fino a ieri, ma sappiano che non ci faremo cancellare”) e l’insegnante precaria di Modena Enza Cozzolino a testimoniare il pieno sostegno delle altre categorie alla battaglia dei metalmeccanici. E’ intervenuto poi a sorpresa il direttore de l’Unità Claudio Sardo, per ricambiare la solidarietà ricevuta dalla Fiom e dai lavoratori della Magneti Marelli: “Di fronte alla barbarie dell’espulsione della Fiom dalle aziende Fiat, togliere una bacheca con l’Unità può sembrare piccola cosa – ha sottolineato Sardo -, ma non è così e non si tratta di un caso, perché il nostro giornale ha sempre mantenuto un rapporto originale con il mondo del lavoro, al quale state certi che non rinunceremo”.

Richiamando le ragioni dello sciopero proclamato dalla Fiom per venerdì 9 marzo, Giorgio Airaudo, della segreteria Fiom nazionale, ha quindi denunciato la strategia della tensione messa in atto da Marchionne per intimidire il paese e il governo. Infine concludendo la manifestazione Vincenzo Scudiere, della segreteria Cgil nazionale, ha sollecitato il governo a far rispettare le leggi dello stato, la Costituzione e lo Statuto dei lavoratori, e ha dato appuntamento a Roma, venerdì 9 marzo, con la manifestazione nazionale della Fiom, per difendere i diritti di tutti.

Sotto un tendone allestito in tutta fretta nella notte contro la pioggia annunciata, la mattina era iniziata con l’attivo dei delegati della Cgil di Bologna, poi trasformato in assemblea regionale con l’arrivo di numerosi pullman dalla regione. Prendendo la parola, Colla ha invitato per prima cosa ad un minuto di silenzio in onore dell’operaio morto questa mattina mentre lavorava nell’area portuale di Ravenna.