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Il sindaco Rossi: situazione costantemente monitorata per i lavoratori casalgrandesi fermi in Egitto


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Dai contatti diretti del sindaco Andrea Rossi, i cittadini di Casalgrande bloccati in Egitto stanno bene. Essi non sono dei veri e propri ostaggi, ma fanno parte –come ci ha illustrato un imprenditore casalgrandese in Egitto- di una trattativa sulle condizioni di lavoro per un aumento salariale, nella più grande industria ceramica esistente al mondo, la Cleopatra, e che conta 5.000 dipendenti.

In questi momenti sta seguendo la trattativa il Ministro dell’Economia: due cittadini casalgrandesi sono coinvolti in questa intricata situazione. Il primo, Maurizio Gabrieli (1972) vive a Sant’Antonino di Casalgrande; l’altro, Marco Rinaldini (1966), vive con i suoi genitori a Casalgrande alto, e ha una figlia di ventuno anni.

(Con loro anche Alberto Teneggi 38enne nato a Sassuolo e residente a Baiso e Giovanni Gualtieri, 41 anni, di Modena, responsabile tecnico di un’azienda di Castellarano, oltre a due imolesi e un faentino – ndr)

«I nostri concittadini stanno bene –spiega il sindaco Andrea Rossi- e ho appena terminato un lungo colloquio telefonico con l’Ambasciatore italiano al Cairo, il quale ci ha aggiornato sulla situazione, garantendo che vi è il totale monitoraggio da parte dell’Ambasciatore stesso e del Console, in collaborazione con le autorità locali. Inoltre proprio nel pomeriggio di oggi, giovedì 8 marzo, è prevista una riunione con il Ministero del lavoro, la proprietà dell’azienda e alcuni rappresentanti sindacali, volta a trovare una situazione di compromesso e per spingere la proprietà a dare il massimo. La speranza che qualcosa si stia muovendo c’è».