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Due giovani campani con precedenti, fermati per un controllo a Carpi: uno di loro indossava una divisa completa da poliziotto


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Nella giornata del 16 marzo scorso, è pervenuta alla centrale operativa del Commissariato di P.S. di Carpi, una segnalazione da parte del responsabile di un supermercato, in merito ad un’autovettura sospetta, con due persone a bordo, notata transitare più volte davanti all’esercizio commerciale.

Un equipaggio della Squadra Volante, recatosi immediatamente sul posto, ha intercettato il veicolo segnalato, a circa un chilometro dal supermercato in questione, diretto verso il centro città. Una volta fermato il mezzo e gli occupanti, identificati per due giovani campani residenti a Napoli, U.C. di 23 anni e C.B. di 22, entrambi con numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio. Il conducente (U.C.), all’atto del controllo, indossava una divisa completa da poliziotto munita anche dei distintivi relativi alla qualifica professionale, alamari metallici, berretto e cinturone.

Nel corso della perquisizione del veicolo, di proprietà di un parente del conducente, è stata rinvenuta una cartellina di colore verde, sulla quale compariva la scritta, tracciata a penna, “Questura di Modena”, con all’interno alcune fotografie ritraenti il volto di una persona (tipo foto segnaletica) e alcuni preziosi (anelli e orologi), nonché, nascosta sotto il sedile lato passeggero, un’arma giocattolo simile alla pistola modello “F 92” in dotazione alle Forze di Polizia, priva di tappo rosso. La perquisizione personale, nei confronti dei due uomini, ha portato al rinvenimento di 8 fascette in plastica da elettricista della lunghezza di 35 centimetri, custodite nella tasca interna della divisa da poliziotto, e di una striscia di nastro lunga 20 centimetri, dello stesso tipo del rotolo rinvenuto in auto, attaccata alla fodera interna del giubbotto indossato dal complice.

Visti i precedenti di Polizia a loro carico, anche recenti e riguardanti reati contro il patrimonio, nonché il materiale di cui disponevano, è plausibile che gli stessi fossero in procinto di organizzare una truffa ai danni di persone anziane, spacciandosi, per l’appunto, per agenti di Polizia. Il nastro adesivo (rinvenuto nella fodera della giacca e pronto all’uso) e le fascette da elettricista, fanno ritenere, altresì, che in caso di reazione delle vittime, non avrebbero esitato a immobilizzarle e minacciarle con la finta pistola.

E’ bene ricordare che i malviventi colpiscono, secondo gli ultimi casi di cronaca, soprattutto nel Nord Italia e le vittime più colpite – come dimostrano le denunce – sono le persone di età compresa tra i 60 e i 90 anni. Con l’escamotage dei controlli, spesso simulando furti o truffe perpetrati nella zona dove vivono le vittime, entrano così negli appartamenti degli ignari anziani, che ripongono la loro fiducia nei tutori dell’ordine e della sicurezza, derubandoli del denaro contante e dei preziosi. Da indagini effettuate non risulta, tuttavia, che a Carpi e nelle zone limitrofe, siano stati commessi, quel giorno ed in quelli immediatamente precedenti, fatti simili, né altri reati che vedano coinvolti finti agenti di Polizia.

Tutto il materiale recuperato, compreso il veicolo (privo di copertura RCA), è stato posto sotto sequestro. I due soggetti, al termine delle formalità, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Modena, in concorso tra loro, per i reati di porto abusivo di armi e uso di distintivi e materiale in uso alle Forze di Polizia. Nei confronti dei due soggetti è stato altresì avviato il procedimento amministrativo del Foglio di Via Obbligatorio e del divieto di far ritorno nel comune di Carpi.

Tale modalità criminale suggerisce l’esigenza di avvertire i cittadini di non intrattenersi in alcun modo in conversazione con tali improbabili quanto pericolosi interlocutori. Si consiglia, analogamente, di non aprir loro le porte delle proprie abitazioni ed informando immediatamente le Forze dell’Ordine.

Si raccomanda, in tal caso, di memorizzare, se possibile, la fisionomia, la foggia ed il colore degli abiti, la cadenza linguistica e l’eventuale utilizzo di mezzi di trasporto privati, tutte notizie di fondamentale utilità per consentire il rintraccio di detti malfattori.