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Coppi-Bartali: venerdì 23 marzo tappa a Pavullo

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L’appuntamento con il ciclismo professionistico lungo le strade l’Appennino modenese è venerdì 23 marzo in occasione della quarta tappa della “Settimana Internazionale di Coppi e Bartali” con partenza a arrivo da Pavullo. Sarà probabilmente la tappa decisiva della gara organizzata dal Gruppo sportivo Emilia valida anche come prima prova della Challenge Emilia Romagna – Lowell Orologi. Il vincitore di tappa si aggiudicherà anche il Trofeo Romeo Venturelli in ricordo del controverso campione modenese degli anni ’50 e ’60.

Dopo il via martedì 20 marzo a Misano, la competizione ha in programma due tappe nel modenese: la terza giovedì 22 da Fiorano a Levizzano e la quarta, appunto in Appennino «a sottolineare – afferma Stefano Vaccari, assessore allo Sport della Provincia di Modena – il radicamento della tradizione ciclistica nel modenese sia ad alti livelli che amatoriale», per concludersi sabato 24 marzo con la cronometro a Crevalcore.

«La scelta di Pavullo – sottolinea Romano Canovi, sindaco di Pavullo – ci consente, a quasi un anno dalla scomparsa, di ricordare nel modo migliore la figura di Romeo Venturelli, talento cristallino, ma altrettanto fragile, che proprio su queste strade fece intravedere le sue grandi potenzialità. A lui è dedicata questa tappa, che transiterà anche dai suoi luoghi nativi».

Alla prova, partecipano 160 corridori, con venti squadre iscritte a alcuni atleti di primo piano come Alexandre Vinokourov, il vincitore dello scorso anno Emanuele Sella e alcuni giovani di grande prospettiva come Moreno Moser, Andrea Guardini ed Enrico Battaglin. Pavullo sarà sede del classico tappone appenninico: 159 chilometri che nel 2009 vide trionfare il futuro campione del mondo e vincitore del Tour de France Cadel Evans. Dopo un circuito cittadino, la carovana si dirigerà a Serramazzoni per poi raggiungere Prignano sulla Secchia e la fondovalle dove la strada inizierà a salire attraversando Polinago fino alla località Borra di Lama Mocogno. Qui inizia il tratto più impegnativo della tappa denominato “Terra di Venturelli”: raggiunto Sassostorno, luogo natale di Romeo, un’aspra salita porterà verso il gran premio della montagna a 1137 metri di altitudine. Raggiunta Pievepelago, i corridori inizieranno una nuova salita fino a Sestola, per scendere verso Fanano e raggiungere il fondovalle dove inizierà la salita di Gaiato con un altro gran premio a meno di 10 chilometri dall’arrivo di Pavullo.

LE INIZIATIVE COLLATERALI A PAVULLO LA MOSTRA E UN INCONTRO PUBBLICO CON IL CT BETTINI

Diverse le iniziative collaterali previste in occasione della terza tappa della Settimana Coppi Bartali in programma venerdì 23 marzo a Pavullo e lungo le strade dell’Appennino.

Giovedì 22 marzo a Lama Mocogno, comune natale di Venturelli, alle ore 21, presso il centro culturale Agorà, sarà presentato il libro del giornalista Marco Pastonesi “E Meo volava: avventure e sventure di Venturelli” con la partecipazione degli autori e alcuni compagni di squadra di Venturelli.

Venerdì 23 marzo, al termine della tappa, sarà inaugurata, presso Palazzo Ducale, la mostra “L’acqua santa”, raccolta di borracce e accessori appartenente a Marcello Murgia. Saranno inoltre esposti quotidiani d’epoca della collezione di Romeo Cappellini. La mostra resterà aperta fino all’8 aprile.

In serata l’appuntamento è alle 20,30, presso il teatro Mac Mazzieri di Pavullo, per un incontro al quale parteciperanno l’ex ct della nazionale di ciclismo Alfredo Martini e l’attuale ct Paolo Bettini intervistati da Marco Pastonesi.

Domenica 25 marzo, infine, gran finale con “La domenica delle bici”, pedalata attraverso Pavullo e frazioni, con partenza ritrovo alle ore 8 e partenza alle ore 9 lungo tre percorsi guidati di diversa lunghezza e difficoltà. La “Coppi e Bartali”, a Pavullo, è stata resa possibile grazie all’impegno del Comune di Pavullo, Comunità montana del Frignano e Provincia di Modena con il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, Nordiconad e diversi sponsor locali.

TAPPA DEDICATA A ROMEO VENTURELLI IN SQUADRA CON IL CAMPIONISSIMO, UN GIORNO IN ROSA

La terza tappa della “Settimana Internazionale di Coppi e Bartali” con partenza e arrivo a Pavullo, venerdì 23 marzo, è dedicata alla memoria e alle imprese ciclistiche di Romeo Venturelli, nato a Sassostorno di Lama Mocogno il 9 dicembre 1938.

Venturelli inizia la carriera agonistica nella Pavullese, per la quale gareggia nelle categorie esordienti e dilettanti dal 1954 al 1958, per passare, nel 1959, alla Brooklin. In quegli anni si mette in mostra come uno delle migliori promesse del ciclismo nazionale, aggiudicandosi corse importanti come il Piccolo Giro di Lombardia e il Gran premio Liberazione.

Viene notato da Fausto Coppi, che alla fine del 1959 consente a Venturelli il salto nei professionisti arruolandolo nella sua squadra, la S. Pellegrino, che aveva come direttore sportivo Gino Bartali.

E’ proprio Venturelli, pochi giorni prima del Natale del 1959, ad accompagnare a casa al suo rientro a Milano un Coppi già sofferente per la malaria, contratta in un safari in Africa.

Il Campionissimo muore il 2 gennaio 1960 e la sua scomparsa segna la carriera di Venturelli che perde il suo punto di riferimento principale anche se il 20 maggio 1960 ottiene la sua più grande vittoria nella tappa a cronometro di Sorrento del Giro d’Italia, sconfiggendo Jacques Anquetil e conquistando la maglia rosa, persa però il giorno dopo probabilmente a causa degli eccessivi festeggiamenti.

Nel 1960, oltre ad altre quattro corse, vince il Trofeo Baracchi, mentre per vedere un’altra vittoria si deve attendere il 1965, quando si impone nel Giro del Piemonte. Carattere imprevedibile, amante della bella vita e poco incline al sacrifico, Venturelli incarna l’emblema del talento incompiuto.

La frase che sintetizza meglio tutta la sua complicata vita, conclusasi con la morte il 2 aprile 2011, è quella che lui stesso compose su un mazzo di fiori deposto sulla tomba di Fausto Coppi in occasione del 50° anniversario della morte del Campionissimo: “A Fausto, il tuo allievo mancato, Romeo Venturelli”.

 

Immagine di Venturelli (a sin. in piedi) quando militava nella Pavullese, con Coppi a Pavullo