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Confindustria: le prime dichiarazioni di Squinzi


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”Ho vinto negli ultimi 50 metri come il ciclista Oscar Freire, che faceva parte della mia squadra”. Giorgio Squinzi si paragona al campione del ciclismo, al termine della votazione della giunta che lo ha designato a presidente di Confindustria. ”Sono lieto dell’esito della votazione -continua Squinzi- voglio essere il presidente di tutti. Voglio puntare alla crescita del paese sia economica che sociale”.

”Dobbiamo combattere la disoccupazione, in particolare quella giovanile -continua Squinzi nel suo discorso al termine della giunta- questa e’ la direzione verso cui tutti dovremmo convergere. La mia sara’ una missione, me lo hanno chiesto tanti amici imprenditori. Ce la mettero’ tutta per essere il presidente di tutti.

In questi mesi sono state spesso sottolineate le differenze fra i candidati, che sono piu’ apparenti che reali. Spero di essere all’altezza del compito, dopo tanto autorevoli presidenti di grande personalita”’.

”Non so che margini di ricomposizione ci possono essere, se ci saranno cerche’ di esperire ogni tentativo per riportare Fiat all’interno” ha affermato Giorgio Squinzi.  ”Sono per un colloquio continuo, costruttivo, per individuare i problemi e risolverli insieme”. dice ancora il neodesignato presidente di Confindustria, del suo approccio nelle relazioni industriali. ”Non sono per gli scontri”, sottolinea. E ”non sono una colomba, come invece sono stato descritto”. Le relazioni vanno ”costruite su un rapporto serio. Io da presidente di Federchimica ho firmato 6 contratti con tutti i sindacati al tavolo, senza un’ ora di sciopero, ottenendo concessioni definite epocali”.

In merito alla proposta di modifica del Governo  all’articolo 18 Squinzi ha detto ”Prima di dare giudizi, aspettiamo di vedere quello che accade”. ”Comunque -sottolinea- il presidente di  Confindustria resta Emma Marcegaglia e per il momento sara’ lei a dare un giudizio”.