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Ridurre le iniezioni, abbattere le infezioni: gli infermieri in prima fila per limitare il disagio dei pazienti


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Il XVI Congresso Nazionale della Federazione dei Collegi Ipasvi, in corso in questi giorni a Bologna, è l’appuntamento più importante nel calendario degli oltre 400.000 infermieri italiani. Oggi, ai 3.500 infermieri presenti al Congresso, sono state presentate le più significative “pillole di buona sanità”, le eccellenze infermieristiche che danno lustro alla professione e testimoniano in maniera diretta l’impegno concreto degli infermieri sul territorio.

Chi non avverte un brivido di paura sulla schiena quando vede un catetere venoso? Le terapie che lo utilizzano rappresentano, infatti, un temibile spauracchio per i pazienti, non solo per via del dolore causato dalle punture, ma anche per i possibili rischi d’infezione che comportano.

Ma per fortuna ci sono gli infermieri. Per capire come limitare il più possibile le iniezioni e sollevare i pazienti dal disagio, gli infermieri del Reparto di Medicina dell’AUSL di Carpi hanno infatti messo a punto uno studio per confrontare e valutare le situazioni di disagio dei pazienti in rapporto al tipo di catetere utilizzato, in modo che l’Azienda USL di Modena possa operare scelte più mirate per aumentare la qualità assistenziale dei ricoverati e limitare i costi pubblici.

«Abbiamo voluto raccogliere da tutti gli infermieri italiani progetti ed esperienze che si pongano nella logica di un cambiamento eticamente responsabile dell’assistenza e del sistema salute, per dimostrare come, nonostante la congiuntura economica attuale – afferma Annalisa Silvestro, Presidente della Federazione dei Collegi Ipasvi – occorra investire di più, ma soprattutto meglio, nella sanità, con nuove strutture e nuovi servizi territoriali».

Il XVI Congresso della Federazione Nazionale dei Collegi Ipasvi apre una fase storica del cammino degli infermieri: quella della consapevolezza del proprio valore professionale e della volontà di un impegno ancora più ampio e responsabile. Fase che dovrà continuare a coniugarsi con l’orgoglio della professione, la progettualità di sistema, i valori e l’etica della responsabilità.

Ed è per dimostrare che questa fase è già ai blocchi di partenza che un’intera sessione del XVI Congresso Nazionale dei Collegi Ipasvi è dedicata all’illustrazione delle esperienze, come quella promossa dalle Aziende USL di Carpi e Modena, che i team infermieristici hanno condotto in tutto il Paese. Lo studio sulla gestione della terapia endovenosa del paziente ospedalizzato fa parte di una selezione di “eccellenze” sulle centinaia di segnalazioni giunte al gruppo di valutazione Ipasvi.