È stato presentato questa mattina presso la sede di Confapi pmi Modena il concreto avvio del percorso di Apprendistato in Alta Formazione per il conseguimento della Laurea Magistrale in Ingegneria, il primo in Italia stipulato in questi termini. Gli studenti che si sono iscritti (entro il 31 dicembre scorso) e sono stati selezionati da aziende e tutor universitari, hanno iniziato l’anno accademico secondo la nuova formula che prevede, in 4 anni, anziché i due tradizionali della laurea specialistica, l’alternanza tra la frequenza alle lezioni con rispettivi esami e il lavoro in azienda, remunerato secondo un contratto part-time di apprendistato. Si tratta della fase attuativa e sperimentale dell’iter che ha visto prima la firma del protocollo d’intesa tra Confapi pmi Modena e l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia – Facoltà di Ingegneria facoltà di Ingegneria di Modena (nel giungo 2010), poi l’accordo con le organizzazioni sindacali Cisl e Uil (maggio 2011). L’esito dei colloqui intercorsi nella fase di definizione dei singoli percorsi tra aziende, studenti e università, ha portato a tre assunzioni da parte di altrettante imprese associate a Confapi pmi Modena. Hanno sottoscritto il contratto di Apprendistato in Alta Formazione la Salami spa, specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti oleodinamici, la T.e.co srl, che progetta, produce e installa ambienti a contaminazione controllata, la Rem software & automation srl, attiva nell’ambito dello sviluppo software per automazione industriale.
Il contratto, sottoscritto tra azienda e studente, disciplina i termini dell’assunzione, la definizione delle modalità di accesso, il salario, il recesso e gli obblighi; prevede inoltre un monitoraggio costante e continuo del percorso.
“Siamo molto soddisfatti di questi primi risultati e della importante disponibilità delle aziende associate ad accettare la scommessa – sono le parole del presidente di Confapi pmi Modena Dino Piacentini – siamo fortemente convinti che l’apprendistato in alta formazione così come lo abbiamo impostato sia uno strumento importante per le aziende e per i giovani, poiché porta a quella creazione di competenze tanto determinante in un momento di crisi come questo. Quanto più saremo in grado di coniugare i bisogni delle imprese con la preparazione di chi si affaccia al mondo del lavoro, maggiore sarà la competitività del nostro territorio, del suo tessuto produttivo e delle intelligenze che qui sono presenti e che ne determineranno il futuro.
Il percorso, che è stato appena avviato in forma sperimentale, sarà continuamente monitorato attraverso la collaborazione e il coordinamento tra Confapi pmi Modena, la Facoltà di Ingegneria e le associazioni sindacali firmatarie; con il bagaglio di questa esperienza, il prossimo settembre si ripartirà con la seconda tornata. Crediamo, e ci auguriamo, che il progetto avviato, al momento unico in Italia, possa fungere da campione per tante altre realtà”.
“Giusto in questi giorni – ha commentato il Rettore prof. Aldo Tomasi – abbiamo ricordato quel Patto per occupabilità dei laureati di Modena e di Reggio Emilia cui lavorò negli ultimi giorni di vita il professor Marco Biagi. L’iniziativa odierna si inserisce a pieno titolo in quel disegno riformatore che aveva immaginato il nostro collega per accrescere il raccordo tra la Scuola, l’Università e sistema delle imprese. Senza il suo contribuito non sarebbe stato possibile scrivere la pagina odierna e, soprattutto, innovare in maniera tanto significativa i percorsi di inserimento dei giovani nei processi della produzione e del lavoro. Accrescere il contatto e lo scambio tra Università e imprese è oggi strategico per avvicinare e raccordare la formazione professionale universitaria ai bisogni reali del sistema Paese e alle esigenze innovative di cui ha assoluta necessità il mondo produttivo. I termini di questa sperimentazione possono aprire nuove e importanti prospettive e potranno essere valutate nella sua effettiva portata alla fine del percorso, se terminato il periodo di apprendistato questi giovani troveranno assunzione nelle medesime aziende”.
A sottolineare l’importanza e il contenuto innovativo del progetto, hanno partecipato alla presentazione anche Marcello Tarantino, professore della facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia e i rappresentanti modenesi delle organizzazioni sindacali firmatarie, Alberto Zanetti (Uil) e Pasquale Coscia (Cisl).