«Approfittando della crisi umanitaria conseguente all’intervento militare in Libia – dichiara Mauro Manfredini, Capogruppo della Lega Nord in Regione – numerosi cittadini africani ne hanno approfittato per partire alla volta della coste italiche spacciandosi una volta arrivati per cittadini libici e richiedendo come di consueto, asilo politico. Per chi non lo sapesse, la semplice richiesta del riconoscimento dello status di “rifugiato politico” garantisce all’interessato vitto e alloggio fin tanto che la richiesta non viene rigettata. Si consideri -spiega l’esponente del Carroccio – che il costo sociale di un singolo rifugiato (o aspirante tale) supera abbondantemente il salario medio di un operaio italiano. Per fortuna, almeno per ora, l’ottenimento di questo diritto non è semplicissimo tanto che delle circa 25000 domande presentate ricollegabili al conflitto libico è ragionevole aspettarsi che più della metà non vengano accolte. Anche se la situazione in Libia si è decisamente stabilizzata, chi è giunto nella generosissima e superaccogliente Italia, non ha alcuna intenzione di tornare in Africa. Per far fronte a questo problema e per evitare che questi potenziali e spesso millantati profughi diventino “clandestini” una volta negato loro il prezioso riconoscimento, i consiglieri di SEL e FED hanno presentato una risoluzione in Assemblea Legislativa che ha del fantascientifico. Con il testo sottoscritto da SEL e FDS e votato anche dal PD – continua il consigliere leghista – si chiede all’esecutivo guidato da Errani di attivarsi presso il Governo nazionale affinché rilasci a tutti i migranti provenienti dalla Libia (ma anche di nazionalità diversa) un titolo di soggiorno per motivi umanitari, nonché di riconoscere a chi ne farà richiesta (“ci chiediamo quanti se ne asterranno”) pieno accesso alla protezione (leggasi mantenimento a spese dei cittadini italiani).
Come Lega Nord – conclude Manfredini – non potevamo certo votare un simile documento ma abbiamo cercato quanto meno di emendarlo, escludento dal pacchetto di benefit pseudo-umanitari chi non è cittadino libico; però niente da fare: la maggioranza ha bocciato il nostro emendamento. Constatiamo con rammarico che per alcuni partiti politici certe emergenze sociali sono solo occasione per speculazioni politiche terzomondiste delle quali il conto lo pagano gli italiani. Come se non baste la crisi economica e i Governo delle supertasse di Monti a svuotare le loro tasche».