Boretto rende omaggio alla grande letteratura con “La Morsa”, l’opera di Luigi Pirandello, che sarà messa in scena sabato 31 marzo, alle ore 21.00, al Teatro del Fiume.
“La Morsa”, che porterà la firma del regista Arturo Cirillo, è un atto unico, incentrato sul tema del tradimento coniugale e della frantumazione della calma apparente della classe borghese. Nodo della vicenda, il «triangolo» tra la fragile moglie Giulia, il duro marito Andrea Fabbri e il meschino avvocato Antonio Serra, giunto ormai all’epilogo. Antonio, di ritorno da un viaggio di lavoro con il collega Andrea, ha il sospetto che lui abbia scoperto i due amanti, e terrorizzato dalle conseguenze avverte Giulia che vedrà di lì a poco il ritorno del marito in casa. In un tagliente dialogo con la moglie, fatto di battute sottili e botta e risposta, Andrea finge all’inizio di non sapere nulla ma con un incalzante gioco di allusioni e mezze parole, rivela improvvisamente la sua scoperta e attanaglia come in una morsa la moglie vinta e smarrita, incapace di difendersi dalle accuse del marito. Andrea caccia la moglie di casa proibendole di vedere per l’ultima volta i suoi figli e quando Giulia disperata minaccia di uccidersi, lui con indifferenza la incita a farlo….
Scrive il regista Arturo Cirillo: “La morsa di Luigi Pirandello è la messa in scena di quanto di più atroce, e forse ovvio, la famiglia riesca a produrre. La morsa non è solo quella stretta interrogazione che un marito fa a una moglie che lo tradisce, ma è una condizione fisica e mentale nella quale tutti è tre i personaggi della vicenda, lui lei e l’amante, sono compressi, coatti e costretti. Centro della vicenda è l’ipocrisia della media borghesia italiana, come solo Pirandello è in grado di descriverla e di farla parlare: con quella lingua tutta allusiva, sospesa, sincopata. Appare un mondo di mediocri, incapaci di grandi sentimenti e generosità. Una tragedia del vuoto in cui dei personaggi maschere si esprimono attraverso una recitazione immedesimata e straniata allo stesso tempo. Una comune tragedia famigliare che si consuma in una stanza di una casa di provincia. Una terra di paludi ora bonificate, dove sembra però che il ristagno delle acque sia diventato quello dei sentimenti, il pestifero acquitrino delle colpe e delle condanne, che gli uomini inventano per punire se stessi”.
Sarà possibile acquistare i biglietti per lo spettacolo secondo i seguenti orari di apertura: Martedì, Giovedì e Sabato dalle 10.00 alle 12.30 c/o Comune- Piazza San Marco, 5.
Inoltre, i biglietti saranno in vendita anche presso la Banca Reggiana Credito Cooperativo – Via Matteotti, 15 negli orari di apertura dello sportello; dalla stessa data sarà attivata la vendita online sul sito www.comune.boretto.re.it. Sarà infine possibile acquistare i biglietti presso il Teatro del Fiume, soltanto la sera stessa dello spettacolo.
Per informazioni tel. 0522 963724 – 0522 963723 – 0522 965287 – 0522 963700 tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00.