I più colpiti dagli effetti della crisi sono loro: donne e lavoratori più anziani. Pagano la necessità, da parte delle aziende, di reagire ai nuovi scenari di mercato mettendo in campo massima flessibilità, altissime competenze e specializzazione tecnologica. Quando “va bene” questi lavoratori si trovano relegati ai margini dell’impresa, ma quando va peggio – e succede sempre più di frequente – ne vengono addirittura estromessi. E questo, oltre a creare un drammatico problema in termini di disoccupazione, si riflette anche sul tessuto sociale, creando fratture.Se ne è parlato nei giorni scorsi alla Camera di Commercio di Modena, in occasione di un incontro con Barbara Maiani, Consigliera di Parità della Provincia di Modena, promosso dalla Commissione Pari Opportunità di Legacoop Modena, assieme a Confcooperative e AGCI.
L’incontro, organizzato con l’intento di promuovere l’adozione della Carta delle Pari Opportunità, ha messo in luce come, a fronte dello scenario descritto, i principi di solidarietà e sussidiarietà che stanno alla base della forma d’impresa cooperativa, e con essi la difesa delle pari opportunità – intesa come lotta ad ogni forma di discriminazione e al contempo valorizzazione delle diversità all’interno dell’organizzazione aziendale – rappresentino non solo un elemento distintivo primario della Cooperazione, ma anche un fondamentale strumento a tutela della coesione sociale di un territorio.
L’impresa cooperativa non perde di vista la propria mission imprenditoriale, deve saper competere sul mercato alla pari degli altri soggetti, ma lo fa cercando in ogni modo di promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, e valorizzando esperienze e competenze senza discriminazioni di genere od età.
Ecco perché, è stata la conclusione dell’incontro, mai come in questo momento di difficoltà per le aziende, e di conseguenti ricadute sulle lavoratrici, i lavoratori e le loro famiglie, le pari opportunità potrebbero contribuire non solo alla tutela dei soggetti più deboli, ma anche alla diffusione di una cultura dell’equità e del merito sulla quale fondare un futuro diverso, a favore del benessere sociale.