Avanti col piano industriale, anche perche’ non e’ arrivata nessuna ”offerta di acquisto credibile o supportata da alcun fatto concreto o che non sia motivata da malcelati intenti destabilizzanti”: la maggioranza della compagine sociale del Bologna, che ha anche dato vita ad un patto di sindacato, ha negato, con una nota pubblicata sul sito web della societa’, le voci di vendita della societa’.
I soci si sono riuniti ed hanno appunto scritto una nota che, pero’, non e’ firmata dal vicepresidente Maurizio Setti e da alcuni componenti del cda. C’e’ invece in calce la firma del presidente Albano Guaraldi e, fra gli altri, del presidente onorario Gianni Morandi, di Giovanni Consorte, e di Marco Pavignani.
Nella nota si ricorda che ”tra le finalita’ stabilite” dal piano industriale ”non rientra la cessione del pacchetto azionario di maggioranza della Societa’, anche in presenza di eventuali manifestazioni di interesse. Chi ha a cuore il bene del Bologna deve concentrare i propri sforzi e le proprie risorse al fine di far crescere la Societa’ e non per attivita’ di delazione verso chicchessia”.