Home Ambiente Filippi (PDL): “l’allarme siccità e la diga di Vetto”

Filippi (PDL): “l’allarme siccità e la diga di Vetto”

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La prolungata situazione di siccità, che colpisce l’intera Emilia-Romagna, interessa anche la provincia di Reggio-Emilia. “Questa situazione rende estremamente attuale il tema della Diga di Vetto. La realizzazione della diga consentirebbe alle imprese edili locali, messe in difficoltà dalla crisi attuale, di risalire la china, e permetterebbe la realizzazione di una riserva idrica in grado di produrre energia elettrica pulita e programmabile pari o superiore a 60.000 Mwh; acqua pulita, anche ad uso irriguo, per le terre del Parmigiano Reggiano. La costruzione della Diga consentirebbe, appunto, di riportare lavoro e sviluppo nei comuni montani di Reggio Emilia e Parma e contribuirebbe a ridurre il dissesto del territorio montano. L’investimento sarebbe coperto dalla vendita dell’energia idroelettrica e dalla cessione delle acque a IREN e ai Consorzi di Bonifica. Questi ultimi, unitamente alla Regione Emilia Romagna, furono i promotori del progetto. La Valle dell’Enza è rimasta forse l’ultima in Italia in cui è possibile realizzare questo tipo di opera ad un costo limitato: per la presenza degli inerti a monte della diga, per la configurazione dei versanti e per lo scarso impatto relativamente le infrastrutture presenti. La configurazione valliva e la portata annuale dell’Enza e dei suoi cinque affluenti, consentirebbero la realizzazione di un invaso di 102 milioni di mc: soluzione ottimale nel rapporto costi benefici. Gli stessi cittadini-utenti sarebbero avvantaggiati dalla costruzione della Diga di Vetto in quanto consentirebbe loro di fruire di acqua potabile di migliore qualità e a costi inferiori, verrebbero, inoltre, rivalutati gli immobili presenti nella zona. Le aziende agricole, quelle attive nel settore delle costruzioni e tutto l’agroalimentare di Reggio Emilia e Parma attendono da anni che si costruisca la Diga di Vetto. Tergiversare significa soltanto danneggiare ulteriormente l’economia emiliana. Il presidente Errani metta in atto una politica di priorità, abbandonando gli interessi di partito.

(Fabio Filippi)