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Fim replica a Fiom su accordo premio Ferrari 2011


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Paradossali e puerili. Il segretario provinciale della Fim-Cisl, Claudio Mattiello, definisce così le affermazioni della Fiom dopo l’accordo con la Ferrari sul Pdr 2011. «Perché e su cosa si scandalizza il segretario Fiom? – chiede Mattiello – Avrebbe preferito che Fim e Uilm non chiudessero il saldo del Pdr 2011 Ferrari solo perché al tavolo mancava la Fiom? Oppure preferiva chiamare i lavoratori all’ennesimo sciopero inutile e non far loro percepire un premio guadagnato con il lavoro»?

Il segretario Fim ricorda che il contratto aziendale Ferrari, firmato unitariamente nel 2005 e scaduto nel 2008, è stato considerato “ultrattivo”” per i successivi tre anni da tutte le sigle sindacali finché, a dicembre 2011, la Fiat ha annullato tutti i contratti aziendali. «Noi a Torino abbiamo chiesto di mantenere le specificità Ferrari, tra cui appunto la contrattazione aziendale. Dov’era la Fiom quando abbiamo ottenuto questo risultato? – si chiede ancora Mattiello – Di scandaloso vi è solo l’ arroganza di non volere ammettere che il 13 dicembre 2011 sono stati salvaguardati aspetti importanti della contrattazione aziendale, e questo grazie a Fim e Uilm. Se vuole tornare ai tavoli, non solo quello Ferrari, la Fiom accetti le regole e inizi a riconoscere i contratti firmati, anziché stare alla finestra. È molto comodo criticare e dire sempre no, senza assumersi le proprie responsabilità. Noi stiamo continuando a fare sindacato; cosa faccia la Fiom e dove vuole andare – conclude il segretario provinciale della Fim – lo sanno, forse, solo i suoi dirigenti».