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La scena contemporanea in Emilia Romagna: specificità, prospettive, criticità affrontate in un incontro a Bologna


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Si svolge oggi a Bologna, presso il DOM La Cupola del Pilastro (Via Panzini 1), “La scena contemporanea in Emilia Romagna: specificità, prospettive, criticità”, incontro pubblico promosso da CReSCo (Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea) e patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna.

L’incontro tra operatori, artisti, istituzioni è anche occasione per presentare i risultati del questionario “Rispondi al futuro”, la più grande indagine statistica sullo spettacolo dal vivo promossa in Italia, ideata e realizzata da CReSCo e Fondazione Fitzcarraldo in collaborazione con Zeropuntotre. La ricerca è un progetto che ha delineato il profilo del lavoratore dello spettacolo, con l’obiettivo di medio-termine di vederne riconosciute dal legislatore le specificità e le caratteristiche. È stata realizzata dalla Fondazione Fitzcarraldo, centro indipendente di ricerca e formazione nel management e nelle politiche della cultura.

Da 1.120 questionari (949 lavoratori dello spettacolo e 171 imprese – dalle associazioni culturali, ai festival, ai teatri stabili) emerge uno strumento fondamentale per conoscere le specificità professionali dei singoli lavoratori e delle strutture che operano nell’ambito della scena contemporanea. Un settore quello dello spettacolo definito per antonomasia “atipico” e per il quale a oggi non esistono studi sistematici che ne offrano una panoramica completa.

Gli obiettivi principali della ricerca sono stati: definire i profili dei lavoratori dello spettacolo, facendone emergere modalità, tempi e condizioni di lavoro; evidenziare le peculiarità lavorative, contributive, previdenziali e assicurative dei diversi addetti dello spettacolo, rimarcando le peculiarità e differenze a seconda dei settori di impiego, ma anche della tipologia di mansioni; evidenziare gli indotti occupazionali.

L’analisi qualitativa e quantitativa dei dati raccolti permette di impostare un piano di tutela nei confronti dei lavoratori – a partire dallo studio di un meccanismo di ammortizzatori sociali che fotografi la natura intermittente della professione – e delle imprese del settore, per trovare soluzioni che ne garantiscano lo sviluppo e la crescita.

Trattandosi di una ricerca innovativa, si è ritenuto opportuno avvalersi di un approccio descrittivo di ampio respiro, individuando un campione di indagine esteso, il più possibile rappresentativo e significativo dell’universo di riferimento. Sono stati realizzati due distinti questionari: uno riservato ai singoli operatori/lavoratori dello spettacolo e uno riservato alle imprese.