“Un assurdo ed inutile freno che se imposto rischia di azzerare, e a ben vedere sul nascere, lo sviluppo turistico di Modena. Vanificando ogni sforzo fino ad oggi compiuto”. È ferma e contraria la posizione di Assoturismo-Confesercenti di fronte alla decisione dell’Amministrazione comunale cittadina di inserire – e quindi di applicare a carico delle imprese del settore turistico – la tassa di soggiorno, nel prossimo bilancio 2012. “A voler usare un eufemismo, la scelta di andare in questa direzione rappresenterebbe una vera e propria operazione di de-marketing, protesa più a squalificare che valorizzare il territorio”.
Risale ad un giorno fa la decisione che, anche l’intera riviera romagnola, da Comacchio a Cattolica non adotterà per l’anno 2012 nelle strutture turistico-ricettive l’imposta di soggiorno. Imposta che in regione, entrerà in vigore solo a Bologna a partire da settembre e a Modena, nonostante la giunta non lo abbia al momento ancora deliberato. “Siamo a ribadire il nostro no, incondizionato – tiene a precisare Assoturismo-Confesercenti Modena – L’applicazione dell’imposta di soggiorno a Modena provvederebbe ad aumentare le difficoltà delle imprese turistiche, già alle prese con il costante incremento dei costi di gestione e con la continua erosione dei margini di redditività, oltre che con la crisi e il calo dei consumi. E il rischio fin troppo tangibile è quello di un ulteriore appesantimento fiscale sulle famiglie che ne ridurrà ulteriormente la capacità di spesa, in cui la variabile prezzo emerge come un fattore determinante per la scelta della destinazione di vacanza”.
“Per utilizzare le medesime parole dell’Assessore Regionale al Commercio Melucci, il turismo è una delle risorse principali dell’Italia, dell’Emilia Romagna come pure anche per il territorio modenese. Vantiamo eccellenze invidiate da tutto il mondo, tra le quali ora anche la Casa Museo Enzo Ferrari da sostenere e promuovere, dato che potrebbero rappresentare uno dei volani principali per il rilancio dell’economia cittadina e territoriale. In una situazione in cui il peso della crisi economica non accenna a diminuire e la ripresa stenta a decollare, come può quindi il turismo – chiede Assoturismo Modena – rappresentare un aspetto fondamentale del sistema economico locale e un motore di crescita e sviluppo, se l’intenzione è quella di appesantirlo con nuove tasse? In che modo incrementare la quota di turisti anche stranieri che, in questi ultimi anni hanno mostrato segnali di recupero, se vincoliamo il prodotto che offriamo a costi aggiuntivi? Proprio per le peculiarità del sistema turistico dell’Emilia Romagna in generale, e modenese in particolare, che hanno come punto di forza il rapporto qualità-prezzo e quindi la competitività della propria offerta – conclude Assoturismo – riteniamo opportuno e indispensabile che l’amministrazione comunale di Modena in merito all’imposta di soggiorno faccia un passo indietro, evitando di inserirla all’interno del Bilancio Comunale 2012 e quindi sottraendo lo sviluppo turistico cittadino a nuovi ed inutili vincoli”.