Home Politica Favia (M5S): “Bocciarono le nostre proposte di mediazione Ora ci vengono dietro....

Favia (M5S): “Bocciarono le nostre proposte di mediazione Ora ci vengono dietro. Ma che politica è?”

# ora in onda #
...............




Il 15 febbraio L’assemblea regionale dell’Emilia-Romagna ha bocciato la risoluzione contro gli orari selvaggi presentata dal Movimento 5 Stelle.

“Nulla di strano” – dice Giovanni Favia, Consigliere Regionale M5S – “ormai il NO alle nostre risposte è aprioristico: non si sforzano certo di entrare nel merito. Vediamo che adesso, dopo Reggio Emilia e Modena, anche Bologna sembra aprire a questo tipo di soluzione di mediazione, stando almeno alle parole del Sindaco e di alcuni esponenti sindacali. ”

La risoluzione si proponeva alla giunta di valutare e farsi portavoce nella conferenza stato-regioni riguardo il così detto “Modello Modena”; che consiste nel creare un meccanismo di rotazione delle aperture domenicali (numero massimo di festività lavorative, in un anno, equivalente a 12 o 13) rivolto alle piccole, medie e grandi distribuzioni; lasciando comunque la possibilità al consumatore di fare la spesa alimentare tutte le domeniche salvaguardando, al contempo, le festività più importanti e il riposo dei lavoratori.

Tutte le forze politiche, presenti in assemblea regionale, bocciarono la proposta salvo poi presentarne un’altra in versione soft:

“E’ piuttosto contraddittorio che ora buona parte dei partiti (dalla Lega Nord, al PD) si esibisca in dichiarazioni in cui mostra perplessità nei confronti delle aperture indiscriminate” – dice Favia – “Ormai è consuetudine per PD, Lega e PDL indossare una maschera davanti ai propri elettori e togliersela in Aula, quando c’è da votare: lì si nota quanto siano proni agli interessi dei poteri forti. Comunque è positivo registrare, da parte della amministrazioni, un cambio di rotta in senso conciliatorio. Ora dobbiamo cercare di lavorare per trovare una soluzione omogenea di compromesso fra la legge nazionale e la sua effettiva applicazione sul territorio. Gli orari selvaggi strizzano l’occhio alla grande distribuzione ma non sono compatibili con le attività artigianali o a conduzione familiare. Il rischio è quello che fungano da disgregatori sociali, senza considerare che i soldi in tasca da spendere, la gente, ne ha sempre meno: stando più tempo aperti non necessariamente si vende di più. Inoltre gli operatori del settore della distribuzione e i dipendenti che operano nei centri commerciali sono sottoposti ad una turnazione troppo intensa” – conclude il ragionamento il Consigliere.

(Giovanni Favia, Consigliere Gruppo Assembleare Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna)