“La Delibera regionale ha catalogato i prodotti di salumeria freschi, da cuocere e stagionati, tra gli alimenti sconsigliati e che vanno evitati nella ristorazione delle mense scolastiche emiliano romagnole”. Così affermano i Consiglieri Regionali della Lega Nord, Stefano Cavalli, Mauro Manfredini, Roberto Corradi e Manes Bernardini.
“Nelle linee guida, poi, abbiamo trovato un altro vulnus macroscopico,” – proseguono i Consiglieri della Carroccio – “in quanto il cous cous viene inserito tra gli alimenti consigliati per l’alimentazione dei nostri giovani.
È evidente che quelle regionali siano considerazioni di carattere ideologico, volte a favorire una progressiva islamizzazione delle abitudini alimentari dei nostri cittadini, in contraddizione con la stessa legge regionale n. 29 del 2002 che raccomandava l’utilizzo di prodotti tipici e tradizionali nelle mense pubbliche emiliano romagnole.
Oltre a stravolgere le considerazioni di carattere medico, in quanto se assunti a piccole dosi anche i salumi contribuiscono ad arricchire la nostra dieta, la delibera regionale rischia di danneggiare uno storico patrimonio culturale rappresentato dai nostri cibi tradizionali.
Forse proponendo i salumi si teme di offendere la sensibilità degli studenti musulmani?
Per queste ragioni abbiamo presentato una Risoluzione per impegnare la Giunta Regionale a modificare le linee guida sull’alimentazione scolastica, inserendo sia i salumi che il cous cous tra i cibi consigliati pur con moderazione.
Perseguendo una folle politica assimilazionista,” – concludono gli esponenti leghisti – “ora si vorrebbe favorire determinate categorie di migranti attraverso la modifica delle abitudini alimentari dei giovani emiliano e romagnoli: a questo punto ci chiediamo, a quando un provvedimento della Giunta per la restaurazione del nuovo Califfato islamico in Emilia Romagna?”