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Reggio Emilia: giovane in preda del branco, derubato dell’Iphone

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Ancora una vicenda legata al fenomeno del branco con giovanissimi bulli che derubano altrettante giovani vittime! E’ accaduto a Reggio Emilia dove i Carabinieri della Stazione di Via Adua con l’accusa di furto aggravato in concorso hanno arrestato 2 giovani di 22, 18 anni residenti a Reggio Emilia ristretti disposizione della D.ssa Stefani Pigozzi sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta. Nei guai anche un loro giovane complice 16enne del reggiano accompagnato a seguito della flagranza di reato presso il proprio domicilio disposizione della Procura dei minori.

L’origine dei fatti intorno alle 18,00 di ieri 27 aprile allorquando i Carabinieri della Stazione di Via Adua intervenivano in una frazione di Reggio Emilia dove un 16enne era stato derubato del proprio I-Phone. Sul posto gli operanti appuravano che poco prima tre ragazzi avvicinavano un gruppetto di adolescenti chiedendo di poter avere in prestito un telefono cellulare poiché uno dei tre aveva la necessità di fare una telefonata. I presenti, anche un po’ intimoriti, riferivano di non possedere il cellulare ad eccezione di uno che non poteva negare il possesso di un cellulare poiché al momento della richiesta lo stesso teneva in mano il suo I-Phone del valore di 400 euro che consegnava ai richiedenti.

I tre facendo finta di telefonare si allontanavano dai ragazzi per poi darsi alla fuga venendo inseguiti e raggiunti in una strada di campagna dal derubato ed un suo amico. Il primo veniva minacciato e quindi invitato a desistere dall’inseguimento mentre l’amico riceveva uno schiaffo. Con i tre che si allontanavano. Ricevuta la descrizione i carabinieri si ponevano alla ricerca dei tre rintracciando dapprima il minore in compagnia del 18enne e successivamente il 22enne. Tutti venivano condotti in caserma dove alle insistenze dei militari operanti il 22enne si mostrava collaborativo conducendo i militari sul luogo ove aveva occultato il telefono (risultato essere un prato sito in via dei Gonzaga), permettendone in rinvenimento e la successiva restituzione all’avente diritto. Dopo aver sentito tutti i testimoni, alla luce della flagranza di reato, il minore veniva accompagnato presso la propria abitazione mentre i due maggiorenni venivano ristretti nelle celle di sicurezza del comando Provinciale reggiano a disposizione della Procura di Reggio Emilia.

I due maggiorenni comparsi nella mattinata odierna davanti al Tribunale di Reggio Emilia, dopo la convalida dell’arresto, sono stati rimessi in libertà con l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora